- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Per Charles Michel l’allargamento dell’Unione necessario per non rischiare una “nuova cortina di ferro”

    Per Charles Michel l’allargamento dell’Unione necessario per non rischiare una “nuova cortina di ferro”

    Il presidente del Consiglio europeo fissa il 2030 come data in cui l'Ue e i Paesi candidati si devono trovare pronti

    Matteo Pedrazzoli</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/Matteo__Pedra" target="_blank">Matteo__Pedra</a> di Matteo Pedrazzoli Matteo__Pedra
    30 Aprile 2024
    in Politica
    Allargamento UE Balcani Occidentali

    Bruxelles – Il primo maggio l’Ue celebrerà i 20 anni dal suo più grande allargamento. Nel 2004 furono 10 gli Stati (Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia) ad unirsi all’Unione. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in un’intervista al giornale Le Soir ha ricordato lo storico evento, puntando però lo sguardo sull’ingresso degli attuali Paesi candidati, fissando la data del 2030.

    “Per il 2030 sia l’Unione europea che gli Stati candidati devono essere pronti”, ha detto Charles Michel, avvertendo che “procrastinare i nuovi ingressi sarebbe un errore terribile”. La sfida è duplice: da una parte per i Paesi che vogliono allargare il club dei Ventisette c’è la necessità di rispettare i paramenti democratici ed economici che l’Ue chiede, dall’altra c’è la necessità di trovare l’accordo e la volontà degli Stati membri di proseguire con l’allargamento dell’Unione.

    2004 marked the reunification of a divided continent as we welcomed ten new EU member states.

    20 years on, war is back in Europe.

    The next wave of enlargement is once again a date with history, a geopolitical imperative. https://t.co/NXa1rxFwoD

    — Charles Michel (@CharlesMichel) April 29, 2024

    Michel sostiene che l’allargamento del 2004 è stato vitale per l’Ue: “I Paesi della parte orientale altrimenti, oggi sarebbero presi di mira da tentativi politici e ideologici del Cremlino di occuparli”. Una scelta lungimirante che ha permesso anche lo sviluppo dell’economia sia nell’Ue che nei singoli Stati che si sono uniti vent’anni fa. Allo stesso modo, per il presidente del Consiglio europeo avere ai confini dell’Unione delle nazioni stabili e prospere è nell’interessa europeo. Allo stesso modo, oggi come allora per il presidente Michel allargare il numero di Paesi membri: “È vitale per il futuro dell’Ue, non farlo ci espone al rischio di una nuova cortina di ferro lungo il suo fianco orientale“.

    Nonostante l’invasione dell’Ucraina abbia dato un colpo d’acceleratore per smuovere la latente politica di allargamento dell’Ue, alcuni Paesi membri sono ancora scettici. In primis tra questi c’è l’Ungheria che, a partire da luglio, avrà la presidenza del Consiglio europeo per il prossimo semestre. Michel non è però preoccupato perché: “Sento che la stragrande maggioranza dei leader è assolutamente convinta che l’allargamento sia importante per il nostro futuro”.

    Attualmente sono 9 i Paesi a cui è stato riconosciuto lo status di candidato: Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Ucraina, Moldavia, Georgia e Turchia. A questi bisogna aggiungere anche il Kosovo che ha fatto richiesta di adesione nel 2022 ma non ha ancora ottenuto lo status di candidato. Ognuno di questi Stati ha delle difficoltà che complicano il percorso di adesione: la Turchia (che è candidata addirittura dal 1999) preoccupa sotto il piano democratico, per la Georgia a turbare Bruxelles è la situazione economica e la corruzione  dilagante, mentre il Kosovo addirittura non è riconosciuto da alcuni membri dell’Ue come la Spagna. Il percorso per l’allargamento s’annuncia quindi lungo e complesso.

    Flourish logoA Flourish map

     

    Tags: 2004allargamentocharles michelmembri candidati all'allargamento

    Ti potrebbe piacere anche

    Kaja Kallas
    Politica Estera

    Sulla Serbia l’Ue rimane in silenzio. Dopo Costa, neanche Kallas critica Vučić

    22 Maggio 2025
    Balcani Occidentali Ue
    Politica Estera

    Allargamento, in Montenegro il decimo Forum Ue della società civile dei Balcani Occidentali

    12 Maggio 2025
    von der leyen ucraina
    Politica Estera

    Ucraina, von der Leyen spinge per aprire tutti i capitoli per l’adesione all’Ue nel 2025. I Patrioti di Orbán di traverso

    7 Maggio 2025
    marta kos serbia
    Politica Estera

    Serbia, Bruxelles al nuovo governo: “Le nostre richieste in linea con quelle degli studenti”

    30 Aprile 2025
    Albania adesione
    Politica

    L’Albania procede spedita verso l’Ue, l’obiettivo è chiudere i negoziati di adesione entro il 2027

    14 Aprile 2025
    ue serbia vucic
    Politica Estera

    Serbia, von der Leyen e Costa non scaricano Vučić. Ma insistono su riforme e lotta alla corruzione

    26 Marzo 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione