- L'Europa come non l'avete mai letta -
giovedì, 4 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Editoriali » L’ingiustificato vittimismo italiano verso l’Ue

    L’ingiustificato vittimismo italiano verso l’Ue

    Lorenzo Robustelli</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LRobustelli" target="_blank">@LRobustelli</a> di Lorenzo Robustelli @LRobustelli
    19 Giugno 2024
    in Editoriali
    Giorgia Meloni

    (credits: Tiziana Fabi / Afp)

    Leggo i giornali italiani di oggi e resto perplesso. I toni degli editoriali, in generale su tutto o quasi i quotidiani, di ogni tendenza, sono di un vittimismo per un’Italia maltrattata al tavolo delle nomine Ue. C’è chi dice che l’Italia è stata messa al margine, chi che non si sono considerati i risultati elettorali, chi che Giorgia Meloni (poi chissà perché si deve personalizzare tutto su una persona, per quanto capo del governo) è stata messa in un angolo e costretta al silenzio.

    Tutto questo non corrisponde alla realtà dei fatti.

    Iniziamo dai risultati elettorali. Certamente le destre radicali hanno avuto un buon risultato, ed anche lo ha avuto il centrodestra del PPE. Altrettanto certamente però questo risultato, trainato da Paesi come Italia e Francia, non è stato diffuso in tutta l’Unione, ed in alcuni Paesi anzi le destre radicali hanno indietreggiato, come nel Nord Europa, o in Polonia, oppure non hanno al momento almeno presentato un’alternativa credibile ai governi in carica. In Francia, dove invece questo, a livello di numeri, è successo, il presidente della Repubblica ha invece indetto elezioni anticipate per offrire la possibilità ai cittadini di cambiare, radicalmente, la maggioranza nel Parlamento nazionale.

    Il risultato finale nelle elezioni europee, perché è di questo contesto che ci stiamo occupando ed è in questo contesto che le scelte vengono fatte dai Ventisette, è che la destra radicale è rimasta ampiamente minoritaria nei seggi parlamentari e che il PPE ha invece notevolmente consolidato la sua maggioranza relativa. E nel PPE, non va dimenticato, c’è anche una parte importante, apparentemente in crescita, del governo italiano, rappresentata da Forza Italia. I numeri dicono, e lo dico per chi si atteggia a vittima dicendo che non si considera l’ondata di destra in Europa, che la maggioranza di centro destra non c’è nel Parlamento europeo, non ci sono i numeri, gli elettori non li hanno concessi. E dunque basta, la discussione finisce qui.

    Anche tra i governi europei non c’è una maggioranza di destra. Ce ne sono molti, è vero, e sono in crescita, ma al momento non sono in grado di formare una maggioranza, mentre lo sono quelli che si riferiscono alle forze che tradizionalmente hanno governato l’Unione e che ancora si sono confermate maggioranza in Parlamento.

    Detto tutto questo, vediamo se il governo italiano è stato marginalizzato. Come accennato sopra, una delle forze che compongono la maggioranza fa parte del Partito popolare europeo. Dunque si presume, ma le parole del leader di Forza Italia Antonio Tajani lo confermano, che questo partito sia in linea con il resto del PPE e che dunque faccia parte della “maggioranza” che ha vinto le elezioni e che ha deciso di confermare Ursula von der Leyen alla guida della Commissione. C’è poi la Lega, che ha avuto e continua ad avere un atteggiamento picconatore contro l’Unione tutta, contro von der Leyen in particolare, ma che non ha offerto una proposta alternativa, non ha lavorato a create una proposta diversa cercando partner nell’Unione.

    E poi c’è Giorgia Meloni, capo del governo e leader di Fratelli d’Italia, nonché dei Partito dei conservatori europei. Non ha mai fatto mistero Meloni di aver avuto ottime relazioni con von der Leyen, esistono foto, dichiarazioni, viaggi, fatti che lo dimostrano. Nel mesetto che ha preceduto le elezioni l’immagine che le due hanno dato è stata quella di un sobrio distacco, ed è normale che sia così, in vista di una confronto elettorale che le ha viste su fronti opposti. Ma Meloni non ha mai contestato la nomina di von der Leyen per un secondo mandato, direi anche che l’ha evidentemente sostenuta. La stessa presidente della Commissione, in più interventi pubblici, ha chiaramente detto che ha intenzione di collaborare con Meloni e con il suo partito in Parlamento, scatenando anche le ire dei suoi alleati liberali e socialdemocratici.

    L’Italia dunque non è stata marginalizzata in questa fase. Ha potuto dire la sua. Certo, non ha potuto “decidere”, non ha potuto indicare un candidato alternativo, ma facendo parte, politicamente, di una minoranza tra i governi europei, ha già giocato bene la sua partita confermando un buon rapporto con chi, con grandi probabilità, sarà la prossima presidente della Commissione.

    E poi c’è la partita del Parlamento. Un minuto dopo aver avuto la nomina da parte dei governi von der Leyen dovrà andare a cercarsi una maggioranza in Parlamento. Perché pur avendo una maggioranza di 46 deputati la presidente della Commissione non è tranquilla, poiché sa che qualche franco tiratore (il voto è segreto) ci sarà, in particolare nel suo partito, il PPE, che non mostra di amarla in maniera compatta. Dunque deve trovare dei voti in altri gruppi, ed ha già dichiarato che preferisce cercarli proprio nell’Ecr, quello del partito di Meloni, che dunque avrà spazio per negoziare qualcosa in cambio, se deciderà che qualche voto può farglielo arrivare.

    Il vittimismo italiano dunque non ha proprio ragione di esistere. La maggioranza di governo gioca una partita che, almeno per ora, è di minoranza nell’Unione, e dunque certo non può essere quella che sceglie per gli altri, quando gli altri condividono un progetto europeo che buona parte del governo italiano dice di non condividere. Però che Meloni sia stata messa all’angolo e zittita non è la verità.

     

    Tags: giorgia meloniunione europeaursula von der leyen

    Ti potrebbe piacere anche

    European Commission President Ursula Von der Leyen attends a press confrence  in Brussels on December 3, 2025. (Photo by NICOLAS TUCAT / AFP)
    Politica Estera

    Prestito dal bilancio o con gli asset russi, l’UE ha due opzioni per fornire all’Ucraina 90 miliardi in due anni

    3 Dicembre 2025
    Fatih Birol, Ursula von der Leyen and Dan Jørgensen
    Energia

    L’UE “chiuderà i rubinetti” di gas dalla Russia entro settembre 2027

    3 Dicembre 2025
    European Commission President Ursula von der Leyen speaks during a debate on the EU engagement towards a just and lasting peace for Ukraine during a plenary session at the European Parliament, in Strasbourg, eastern France, on November 26, 2025. (Photo by FREDERICK FLORIN / AFP)
    Politica Estera

    Von der Leyen mostra fermezza sull’Ucraina: “A Ginevra punto di partenza, ma mantenere alta la pressione”

    26 Novembre 2025
    Africa
    Politica Estera

    Vertice UE-UA, non solo soldi all’Africa: intesa su migrazione, sviluppo e guerre

    25 Novembre 2025
    Volodymyr Zelensky
    Politica Estera

    Ue e Ucraina limano il piano di pace di Trump. Costa: “Passi avanti, la direzione è positiva”

    24 Novembre 2025
    La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, al G20 [Johannesburg, 21 novembre 2025]
    Green Economy

    Von der Leyen: “Non combattiamo i combustibili fossili ma le emissioni, investire in Africa”

    21 Novembre 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    lavoro di qualità

    La Commissione europea fissa il percorso (vago) verso una legge sul lavoro di qualità

    di Enrico Pascarella
    4 Dicembre 2025

    La Commissione UE ha consultato le parti sociali da aprile a giugno per mettere in cantiere una legge su qualità...

    viticoltori

    Primi passi per gli aiuti ai viticoltori, regole chiare per i prodotti dealcolati e sostegno all’enoturismo

    di Enrico Pascarella
    4 Dicembre 2025

    I legislatori europei vogliono introdurre regole chiare sulla classificazione dei nuovi prodotti alcool free oltre a garantire un enoturismo quasi...

    L’UE si dà una strategia per combattere il traffico di droga

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    4 Dicembre 2025

    Solo nel 2023 sono state sequestrate 419 tonnellate di cocaina, ed ogni anno vengono smantellati 500 laboratori di droghe sintetiche...

    [foto: Mattia Calaprice/Wikimedia Commons]

    L’UE avvia indagine su Meta per le restrizioni all’accesso a WhatsApp ai fornitori di intelligenza artificiale

    di Renato Giannetti
    4 Dicembre 2025

    Ribera: "Valutiamo se sia illegale ai sensi della regole di concorrenza"

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione