- L'Europa come non l'avete mai letta -
mercoledì, 13 Agosto 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Londra prova a dividere gli Stati Ue sulla Brexit: “Francia e Germania bloccano i negoziati”

    Londra prova a dividere gli Stati Ue sulla Brexit: “Francia e Germania bloccano i negoziati”

    Il ministro per il divorzio da Bruxelles Davis: "Sono gli attori più potenti del continente europeo e quello che sostengono è assolutamente influente"

    Veronica Di Norcia</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@Veronicadin" target="_blank">@Veronicadin</a> di Veronica Di Norcia @Veronicadin
    17 Novembre 2017
    in Politica

    Bruxelles – Con i negoziati per la Brexit in stallo Londra prova a dividere gli Stati membri dell’Unione. Il ministro responsabile delle trattative per il divorzio, David Davis, ha puntato il dito contro Germania e Francia affermando che sono loro i responsabili dell’impasse, mentre ci sarebbero altri paesi, tra cui l’Italia, favorevoli a dei compromessi. “Sono tanti gli Stati membri che considerano il raggiungimento degli accordi commerciali molto importante per loro. La Danimarca, l’Olanda, l’Italia, la Spagna e la Polonia hanno tutte le carte in regola per trarne beneficio”, ha dichiarato alla Bbc. E alla giornalista che gli chiedeva se a suo avviso invece Parigi e Berlino stessero bloccando le trattative ha risposto: “Certo che lo stanno facendo”. Davis ha sottolineato che “Germania e Francia sono gli attori più potenti del continente europeo. Quindi quello che sostengono è assolutamente influente” ma la Brexit “è una decisione tutta europea, è una decisione che devono prendere tutti i 27 paesi”. Per questo, ha aggiunto “voglio che scendano a compromessi, niente viene per niente in questo mondo”.

    Le dichiarazioni di Davis arrivano una settimana dopo che il capo per le negoziazioni Brexit dell’Unione europea, Michel Barnier, ha dato al Regno Unito due settimane di tempo per fare i chiarimenti necessari sui punti chiave della trattative (diritti dei cittadini, questione irlandese, e regolamento finanziario) per permettere di passare alla fase due dei negoziati, quelli sulle future relazioni tra Londra e Bruxelles.

    Il segretario inglese per la Brexit in un’intervista alla Bbc ha lasciato intendere che la Gran Bretagna, sarebbe stata disposta ad accettare la giurisdizione della Corte di giustizia europea nella prima fase del divorzio, durante il periodo di transizione. “La trattativa comincerà seguendo i regolamenti e le normative attualmente vigenti, quindi idealmente finiremo la transizione con un altro meccanismo di arbitrato, ma questa è la negoziazione “. Il Regno Unito ha “offerto alcuni compromessi creativi” in sede di negoziato, ha ribadito Davis, parlando della presunta apertura di Londra per trovare una soluzione sui nodi cruciali.

    Davis ha anche manifestato la volontà di abbandonare l’emendamento del governo che ha fissato una data per l’uscita dall’Ue: “È una buona idea fissare la data 29 marzo 2019 perché in questo modo si sta affermando una chiara politica del governo, tuttavia la data è oggetto di dibattito in Aula e sarà discussa nell’Assemblea, e alcune parti cambieranno man mano che andremo avanti, indubbiamente”. E si è lasciato scappare che fra le concessioni che il governo di Theresa May avrebbe fatto ci sarebbe il diritto di voto nelle elezioni locali britanniche per i cittadini Ue residenti nel Regno.

    Secondo il “Financial Times”, riguardo i 60-100 miliardi chiesti dalla Commissione europea per uscire dall’Ue, i negoziatori britannici sperano di ridurre il conto totale a soli 32 miliardi. Intanto pero’ Davis, ha apertamente chiesto alla May di non fare alcuna concessione sui soldi da versare per il costo del divorzio prima del cruciale vertice di dicembre. Davis è convinto che l’ammontare esatto di quel contributo sarebbe l’unica arma concreta in mano alla Gran Bretagna sul tavolo dei negoziati per il futuro dei rapporti commerciali con l’Ue. La dichiarazione del ministro per la Brexit  arriva nel momento in cui stanno diventando sempre più forti le pressioni europee affinché i britannici facciano promesse “concrete” su quanto intendano pagare per l’abbandono dell’Ue.

    Nel frattempo, il ministro degli Esteri irlandese, Simon Coveney, ha invitato il Regno Unito a dare all’Irlanda “più chiarezza” sulle sue proposte per il confine irlandese dopo la Brexit.  “Vogliamo tutti passare alla seconda fase dei negoziati, ma non siamo in questo momento nella posizione di farlo”, ha detto Coveney in un briefing a Dublino con il segretario degli esteri britannico, Boris Johnson. E soprattutto, Coveney si è soffermato sui temi più caldi: “Abbiamo anche problemi molto seri nelle discussioni della prima fase, in particolare riguardo la frontiera e l’accordo del Venerdì Santo per il processo di pace, che richiedono maggiore chiarezza.”

    Per Coveney, i negoziati finali sull’uscita della Gran Bretagna e le sue implicazioni per l’Irlanda potrebbero richiedere fino a cinque anni per essere risolti. Johnson, che ha fatto la sua prima visita in Irlanda da quando è diventato segretario degli esteri a luglio 2016, ha detto che né a Londra né a Dublino c’è qualcuno che vuole vedere un confine restrittivo tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica irlandese dopo la Brexit. Il capo della diplomazia britannica ha assicurato di aver riconosciuto le “circostanze uniche” del confine. “Dobbiamo lavorare insieme, e per risolvere questi problemi, e per fare il bene per il nostro popolo, è necessario ora passare alla seconda fase dei negoziati “.

    Tags: Boris JohnsonbrexitDavid DavisTheresa May

    Ti potrebbe piacere anche

    Veduta aerea di Gibilterra [foto: Adam Cli/Wikimedia Commons]
    Politica Estera

    Ue e Regno Unito trovano l’intesa post-Brexit su Gibilterra

    12 Giugno 2025
    ue regno unito
    Politica Estera

    Ue-Uk, il riavvicinamento dopo la Brexit. Dalla difesa agli Erasmus, si apre un “nuovo capitolo”

    19 Maggio 2025
    Sadiq Khan mobilità
    Politica

    Khan: “La Brexit è stata un errore”. Il sindaco di Londra vuole riavviare la mobilità per gli studenti

    18 Febbraio 2025
    [foto: imagoeconomica]
    Politica Estera

    Niente crescita e meno commercio, per Londra la Brexit cinque anni dopo è un ‘flop’

    3 Febbraio 2025
    Keir Starmer con Ursula von der Leyen
    Politica Estera

    Il rafforzamento della cooperazione strategica dopo la Brexit: Ue e Regno Unito hanno obiettivi comuni

    2 Ottobre 2024
    Starmer (sx) e Scholz oggi a Berlino (Foto RALF HIRSCHBERGER / AFP)
    Politica Estera

    Starmer a Berlino e Parigi per “dare una svolta alla Brexit”

    28 Agosto 2024

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish

    Auto elettrica, ‘sì’ Ue alla joint-venture Mitsubishi-Bosch

    di Redazione eunewsit
    13 Agosto 2025

    Per la Commissione europea l'operazione non pone problemi di concorrenza. Joint-venture cruciale per le batterie elettriche

    Ue ‘insostenibile’, le merci spostate sempre più su strada e sempre meno su rotaia

    di Renato Giannetti
    13 Agosto 2025

    Eurostat guarda come e quanto gli obiettivi Onu di sviluppo sostenibile sono rispettati: sul trasporto dei beni passi indietro. Italia...

    rinnovabili

    Eolico e solare a gestione cinese, l’Ue valuta i rischi per le reti europee

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    13 Agosto 2025

    Dal Parlamento europeo preoccupazioni per il ruolo di Huawei nel controllo della distribuzione. Jorgensen: "In corso valutazioni di rischio per...

    unrwa israele

    Nuovo appello da Ue e altri Paesi: Israele lasci accedere gli aiuti umanitari a Gaza

    di Redazione eunewsit
    12 Agosto 2025

    Bruxelles - Gli aiuti umanitari devono poter accedere a Gaza, senza condizioni. Lo chiede una coalizione di 26 Paesi e...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione