L’Europa, quella di oggi, non è quella perfetta, tuttavia “ne abbiamo bisogno”, ma l’obiettivo deve essere quello di fare molto di più, di avere più Europa, più democratica, più pronta a rispondere alle esigenze ealle emergenze che l’attaccano. Su questo Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, è irremovibile. “Proprio per questo”, spiega, ha scelto Bruxelles, la capitale dell’Europa, per parlare di Europa. Nella capitale dell’Ue il leader sindacale è venuto per discutere dei nuovi scenari – e di conseguenza delle nuove opportunità – che offrono i cambiamenti in atto sulla sponda sud del Mediterraneo. Un appuntamento utile ad Angeletti per rilanciare con forza il progetto europeo. “Nel Mediterraneo sta accadendo quello che vent’anni fa si è verificato nell’Europa dell’est”. Allora, sottolinea il sindacalista, “quei cambiamenti hanno segnato l’inizio di un processo di allargamento dell’Europa”. Un processo di integrazione poi continuato, tutt’ora in corso e che non deve arrestarsi. “Malgrado non ci sia più in Europa un entusiasmo per l’Unione, così come non c’è più anche tra gli italiani, senza l’Europa non riusciremmo a sopportare questa crisi”, sostiene il segretario generale della Uil. “E’ vero – aggiunge – l’Europa così com’è non ci piace, ma ci serve”, e bisogna saper andare oltre.
L’Unione europea di Angeletti dovrebbe essere “un’Europa che sia sul serio democratica”, perché oggi, lamenta, c’è un deficit di rappresentatività e, quindi, di democrazia. Le deliberazioni spiega non sono prese dagli organismi costituiti dall’espressione della volontà popolare. “Le decisione dovrebbero essere assunte da istituzioni politiche elette direttamente”, sostiene. Non entra nel dettaglio, ma la sua visione d’Europa sembra ruotare attorno alla centralità del Parlamento europeo. Certo è che va rivisto il meccanismo decisionale. “Le decisioni vanno prese prima, oggi invece subiscono rallentamenti” ammonisce.
Emanuele Bonini©Eunews.it