- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 6 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Editoriali » Grecia: i conti non sono solo matematica, ma anche storia

    Grecia: i conti non sono solo matematica, ma anche storia

    Lorenzo Robustelli</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LRobustelli" target="_blank">@LRobustelli</a> di Lorenzo Robustelli @LRobustelli
    11 Febbraio 2015
    in Editoriali
    Grecia bandiere

    Ci sono delle regole nell’Unione europea, ci sono dei patti, che vanno rispettati. Dimostrare serietà e costanza negli impegni è ovviamente fondamentale per la credibilità, interna ed esterna, e per poter portare a termine dei progetti.

    E’ anche vero che la storia, per sua natura, non ha un processo lineare, succedono cose non previste, altre sono il frutto voluto di decisioni. In Grecia negli ultimi cinque-sei anni è successo di tutto: conti pubblici falsati, Bruxelles che faceva finta di niente, premier socialisti con i conti in svizzera, premier popolari figli e partner dei governi che avevano falsato i conti, Stati esteri che hanno deciso chi doveva essere licenziato e di quanto andavano tagliati salari e pensioni. Si è cancellata ogni progettualità e la stessa Troika ha ammesso, davanti al Parlamento europeo di aver usato “un algoritmo sbagliato”, come se un Paese, un popolo, possa essere gestito con modelli matematici, giusti o sbagliati che siano.

    Nonostante errori del passato e del presente la Grecia ha però dimostrato una cosa: di essere una democrazia forte, che ha gestito (magari anche sbagliando) questa fase sempre con governi democraticamente eletti e quando non c’è riuscita al primo colpo ha votato una seconda volta. Si deve ammettere che, per quanto alle volte sul filo dei voti, i governi greci sono stati tutti eletti con il consenso popolare, li hanno scelti i cittadini. Così come hanno scelto, dopo lunga e attenta riflessione e sperimentazione di altre soluzioni, quello ora guidato da Alexis Tsipras.

    Qui deve entrare, ma siamo convinti che stia già succedendo, il realismo delle regole. Ha ragione il governo tedesco ad insistere che le regole, i patti, vanno osservati, altrimenti il danno è per tutti. Ma è anche vero che come si sono modificate le regole davanti alla crisi, se i cetrioli non devono più esser dritti perché ci si accorse che la scelta, ammesso che fosse giusta all’inizio, era diventata sbagliata, così come si adattano le regole alla minaccia terroristica, così ci si può dover render conto che in Grecia le cose dal punto di vista economico non si stanno muovendo come si sperava, e che il Pil reale, come ripete da mesi l’attuale ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, non è in crescita, ma in ribasso, dopo aver costretto il cittadini a ripagare i debiti alle banche tedesche e francesi senza, nel contempo, introdurre solide misure per la crescita.

    Se ne sono accorti, esplicitamente, i britannici, che sembrano in questi mesi i più grandi sostenitori dell’euro, pur non facendone parte. Un collasso della moneta unica danneggerebbe enormemente la finanza londinese, saldamente ancorata alla moneta del Continente e partecipe delle sorti della Banca centrale europea. E da Londra arrivano, dalla stampa e dal governo, ripetuti appelli ad affrontare la questione Grecia con più realismo e meno rigidità.

    Certo, a Bruxelles si può decidere di mettere in ginocchio il governo Tsipras. Di costringerlo ad alzare le mani e, ovviamente, a dimettersi. E’ il gioco che la Germania di Angela Merkel ha giocato con tutti i Paesi poi messi “sotto programma di aiuti”: in Portogallo, come in Irlanda, o a Cipro gli aiuti sono arrivati solo quando il governo del Paese è andato a un partito popolare e non più del centrosinistra. Forse Merkel vuol fare la stessa cosa. Ma questa volta, sentendo gli elettori e i sondaggi degli ultimi giorni, la stragrande maggioranza dei greci (e non solo di sinistra) è con Tsipras, farlo cadere quello sì sarebbe un rischio enorme di instabilità. Sarebbe una mossa davvero avventata e pericolosa per tutta l’Unione.

    Dall’euro, poi, i Trattati europei non prevedono la possibilità di uscita. Si può lasciare l’Ue, ma non la moneta unica, che anzi deve essere obbligatoriamente introdotta in tutti i nuovi paesi aderenti. Certo, anche questa regola si può cambiare, si può prevedere la possibilità di lasciare l’euro o di essere cacciati magari dal club. Ma sarebbe una mossa saggia? Si darebbe un’immagine di forza dell’Eurozona? Ovviamente no.

    La forza è nel saper adattarsi alle situazioni per gestirle al meglio. La roccia si scava pezzetto a pezzetto. E dunque la soluzione greca è evidentemente solo politica. I conti in tasca ad Atene possono esser fatti in mille modi, c’è anche chi, dalla Gran Bretagna, mette in dubbio che sia corretto calcolare il debito greco al 177 per cento del Pil, perché una parte di quel debito deve esser pagata a partire dal 2020, perché comunque il resto non scade “domani”, mentre il Pil deve ripartire oggi, anche per poter pagare il debito domani, per far rinascere un Paese forte e in grado di concorrere alla ripresa complessiva dell’Unione.

    Dunque va trovata un’intesa (con uno sforzo da ambo le parti) su come misurare i conti greci nell’ottica di dare la possibilità al popolo greco di veder realizzati i progetti per i quali ha votato e per potersi riprendere, perché l’occupazione riparta, le medicine arrivino a chi ne ha bisogno, le pensioni e i salari permettano di vivere decorosamente.

    Tags: eurogrecialondraTsiprasVaroufakis

    Ti potrebbe piacere anche

    [foto: Mattia Calaprice/imagoeconomica]
    Economia

    L’Euro rende più forti e più competitivi, in Bulgaria Lagarde contro gli euro-scettici

    4 Novembre 2025
    Biciclette
    Economia

    Biciclette elettriche cinesi importate in Ue evadendo i dazi. Sei persone incriminate dall’EPPO

    16 Settembre 2025
    Banconte cinesi di renminbi e banconote in euro [foto: imagoeconomica]
    Notizie In Breve

    UE-Cina, accordo di scambio valutario euro-renminbi rinnovato per altri tre anni

    8 Settembre 2025
    [foto: imagoeconomica]
    Economia

    Cipollone: “Euro digitale strumento per rispondere alle crisi”

    4 Settembre 2025
    [foto: imagoeconomica, rielaborazione Eunews]
    Economia

    Fissato il tasso di cambio euro-lev, Bulgaria 21esimo Stato Ue dell’eurozona

    8 Luglio 2025
    Politica

    La Commissione Ue: Bulgaria nell’euro dall’1 gennaio 2026

    4 Giugno 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione