Bruxelles – Aumentano i contributi europei al Fondo mondiale per la lotta contro l’aids, la tubercolosi e la malaria. Lo ha annunciato il Commissionario europeo per la cooperazione e lo sviluppo internazionale, Neven Mimica, parlando di uno stanziamento pari a 470 milioni di euro, per il periodo 2017-2019, una cifra superiore di 100 milioni di euro rispetto a quella stanziato per gli anni 2014-2016. Lo scopo è supportare l’organizzazione nella sua tentativo di salvare 8 milioni di vite nei prossimi 3 anni, e poter raggiungere così gli obiettivi di sviluppo sostenibile che prevedono la scomparsa delle epidemie di Hiv, Tubercolosi e malaria per il 2030. Mark Dybul, direttore esecutivo del Fondo Globale, è soddisfatto del nuovo finanziamento: “L’Europa sta dimostrando una leadership formidabile nella salute globale”. E aggiunge “in un momento in cui l’Europa affronta sfide globali, come la crisi dei migranti e dei cambiamenti climatici, la fine delle epidemie è una priorità assoluta”.
Il commissario Mimica ha motivato la scelta europea sottolineando “il chiaro bisogno di rafforzare i sistemi sanitari nei paesi in via di sviluppo” in modo da poter tenere sotto controllo la diffusione delle malattie infettive. Ma per quanto rilevante sia il nuovo finanziamento dell’Ue la lotta è ancora lunga e difficile: “Faccio appello ad altri affinché aumentino i loro contributi, in modo che sistemi più resistenti possano essere costruiti, e i bisogni speciali di donne e bambine e quelli delle popolazioni chiave colpite siano meglio serviti”, dichiara il commissario.
Secondo i dati dell’esecutivo comunitario, i programmi del Fondo globale, dal 2002, hanno contribuito a salvare più di 17 milioni di vite: nei Paesi in cui l’organizzazione ha investito, il numero di persone che muoiono di HIV, tubercolosi e malaria è diminuito di un terzo dal 2002. In particolare, il numero di persone che muoiono di cause relative all’aids è sceso a 1,1 milioni nel 2014 (rispetto al picco di 2,2 milioni di morti a metà degli anni 2000). Un fattore che ha contribuito enormemente è stato l’aumento degli accessi alla terapia antiretrovirale, passando da una copertura della popolazione del 4% nel 2005 ad una del 40% nel 2014. Anche il numero di morti di tubercolosi ha subito una rilevante diminuzione in questi Paesi, con una riduzione dei decessi del 29% tra il 2000 e il 2014. E grazie alla distribuzione di oltre 548 milioni di zanzariere e ad altre iniziative in materia di prevenzione e trattamento della malaria, è stato possibile far diminuire i decessi relativi a questa infezione del 48% tra il 2000 e il 2014.
Il Fondo Globale è un’organizzazione non governativa pubblico-privata e uno strumento finanziario globale per la lotta contro l’aids, la tubercolosi e la malaria, e risulta il più importante finanziatore esterno del settore sanitario in molti Paesi africani. La Commissione europea è stata associata con il Fondo mondiale dalla sua fondazione nel 2001. Questa Ong è supportata da una vasta coalizione formata da varie parti interessate del settore pubblico e privato e della società civile e riceve anche il sostegno diretto di molti Stati membri dell’Ue.