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"Il governo britannico riconosca il diritti dei cittadini Ue in Gb già prima della Brexit"

L'associazione “The3million” chiede alla premier di cambiare politica e fare lei il primo passo, anche perché il ministero degli Interni è già oberato di richieste

Bruxelles – Theresa May faccia il primo passo e garantisca ai cittadini Ue residenti in Gran Bretagna la possibilità di avere una permesso di soggiorno e lavoro permanente anche dopo la Brexit.

Un gruppo di attivisti che rappresenta i cittadini dell’Ue non britannici nel Regno Unito chiede alla premier britannica di tornare sui suoi passi e fare lei la prima mossa, anziché aspettare, come ha annunciato, di avere prima garanzie dall’Unione per i cittadini del regno.

The3million”, il nome di questa associazione che richiama direttamente il numero dei non britannici residenti in Uk, sta collaborando con dieci gruppi che rappresentano i circa 1,3 milioni di cittadini britannici che vivono in Europa.

brexit, cittadini ue, permesso soggiornoIn una lettera al primo ministro firmata da questi undici gruppi, The3million chiede a May “di fare il primo passo e garantire unilateralmente il diritto dei cittadini dell’Unione che attualmente vivono legalmente nel Regno Unito per rimanere nel Regno Unito dopo la Brexit”.

“Non siamo merce di scambio, siamo persone”, si afferma nella lettera consegnata oggi a Downing Street. “Nello spirito di Natale, noi le chiediamo di fare una dichiarazione pubblica per garantire questi diritti ora”, aggiungono gli attivisti.

The3million ha anche avvertito il governo delle sfide pratiche che affronta ministero degli Interni, che è stato sommerso da richieste di residenza permanente. Il modulo di domanda, di ben 85 pagine, è descritto come complicato e oneroso, e i cittadini dell’Ue dovrebbero elencare anche i loro movimenti dentro e fuori del Regno Unito per tutti gli anni che sono stati nel Paese.