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Sì di Strasburgo, la riforma del mercato ferroviario ora è realtà

Sì di Strasburgo, la riforma del mercato ferroviario ora è realtà

In base alle nuove regole approvate dal Parlamento europeo, la fornitura di servizi per il trasporto su rotaia di passeggeri nazionali nei Paesi dell’Ue dovrà di norma essere assegnata tramite gare d’appalto. Tali regole mirano anche a stimolare gli investimenti e lo sviluppo di nuovi servizi commerciali

Bruxelles – La gara d’appalto pubblica diventerà la principale procedura attraverso cui assegnare le forniture dei servizi del trasporto ferroviario negli Stati membri dell’Unione europa. Lo prevede la riforma del mercato ferroviario, il cosiddetto “Quarto pacchetto ferroviario”, approvata oggi dal Parlamento europeo, che punta a stimolare gli investimenti, promuovere lo sviluppo di nuovi servizi commerciali, aumentare l’attenzione per il cliente e ridurre i costi del contribuente.

Il nuovo pacchetto di regole sul trasporto su rotaia prevede due modalità per l’assegnazione dei servizi ferroviari. La prima, destinata a diventare la procedura standard, riguarda il servizio su rotaia pubblico, circa due terzi dell’intero mercato europeo, e prevede il ricorso alla gara d’appalto pubblica aperta a tutti gli operatori ferroviari dell’Unione. L’altra, invece, prevede che ogni compagnia ferroviaria possa offrire servizi commerciali sui mercati ferroviari europei per il trasporto passeggeri.

Le nuove misure stabiliscono, tuttavia, che le autorità nazionali possano assegnare alcuni servizi ferroviari senza indire una gara d’appalto, ma solo in via eccezionale. Le ragioni potrebbero essere legate alla necessità di migliorare alcune prestazioni, come la puntualità e la frequenza degli spostamenti, oppure al fatto che il servizio pubblico ha un valore medio annuale al di sotto dei 7,5 milioni di euro o 500 mila chilometri. Inoltre, per garantire il servizio pubblico dei trasporti gli Stati possono anche decidere di limitare il servizio d’accesso di un nuovo operatore nazionale solo a determinate linee.

La riforma prevede anche che le compagnie ferroviarie possano offrire nuovi servizi commerciali sulle tratte nazionali a partire dal 14 dicembre 2020, mentre entro dicembre 2023 le gare di appalto competitive dovranno diventare la regola generale per i nuovi contratti di servizio pubblico, salvo alcune eccezioni.

“Questo voto è un passo cauto ma positivo verso un sistema ferroviario dove il passeggero è al primo posto”, ha commentato il relatore del testo per il Ppe, Wim van de Camp. “Nonostante le misure aumentino la competizione della merce in Europa, mancano ancora le connessioni transfrontaliere tra le città e le regioni per i passeggeri”, ha aggiunto l’europarlamentare e relatore ombra dei popolari Andor Deli.

“Si tratta di un pacchetto molto importante per il sistema di trasporto europeo”, anche secondo l’eurodeputato del Pd David Sassoli (fra i maggiori promotori del pacchetto) : che ha ricordato anche i “sei report complementari che mirano a garantire la competizione e la sopravvivenza a lungo termine dell’industria ferroviaria europea”.

 

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