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Imprese italiane fra le peggiori in Europa per uso della pubblicità online

Imprese italiane fra le peggiori in Europa per uso della pubblicità online

Lo certifica Eurostat. L'Italia registra un 18%, mentre la media dell'Unione europea è del 25%. Il nostro Paese fa registrare percentuali inferiori alla media in tutti i parametri presi in esame

Bruxelles – L’Italia è al terzultimo posto in Europa per numero di aziende che ricorrono alla pubblicità online. Solamente il 18% ne fa uso, peggio fanno solamente Portogallo (15%) e Romania (12%). A certificarlo è Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, secondo il quale, nel 2016, avevano un sito internet circa tre quarti delle imprese con sede nell’Unione europea che impiegano almeno 10 persone, circa la metà usa i social network, mentre solo un quarto fa ricorso alla pubblicità online.

Utilizzato dal 78% delle imprese Ue che fanno pubblicità su internet, la cosiddetta “pubblicità contestuale” (come add basate sul contenuto delle pagine web visitate da un utente) è il metodo più usato. A questo fa seguito la pubblicità “geo-targeted” (30%) e gli annunci basati sui comportamenti degli utenti (principalmente grazie ai cookies) (27%).

Guardando solo all’Italia, il 71% delle aziende possiede un sito internet (la media Ue è 77%), il 39% usa i social network (45% la media Ue), e il 18% fa ricorso ad annunci su internet (media Ue 25%). Di questo 18%, il 76% usa pubblicità contestuali, il 30% annunci “geo-targeted” e il 24% si basa sui comportamenti degli utenti.