Strasburgo – L’uso eccessivo di olio di palma sta avendo un impatto troppo forte sul pianeta e sta causando la deforestazione in diverse aree della Terra. Per questo l’Unione europea deve intervenire per ridurre l’utilizzo di questo prodotto e assicurarne che il suo sfruttamento sia sostenibile, puntando ad esempio ad evitare che venga impiegato nella produzione di biocarburanti. Il Parlamento di Strasburgo ha approvato quasi all’unanimità, con una maggioranza di 640 voti favorevoli, 18 contrari e 28 astensioni, una relazione che chiede alla Commissione di introdurre un sistema di certificazione unico per l’olio di palma che entra nel mercato Ue, e di eliminare progressivamente l’utilizzo di oli vegetali nei biocarburanti entro il 2020. L’obiettivo è di contrastare l’impatto non sostenibile della produzione dell’olio di palma che porta alla deforestazione e al degrado dell’habitat, in particolare nel sud-est asiatico.
Ue terzo importatore mondiale – L’Unione europea è il terzo maggiore importatore mondiale di olio di palma e, secondo Coldiretti, solo in Italia negli ultimi dieci anni le importazioni sono triplicate (+212%) e nel 2015 hanno raggiunto il quantitativo di oltre 1,6 miliardi di chili. “Vogliamo un dibattito aperto per avere una produzione di olio di palma sostenibile, senza abbattere foreste e con condizioni dignitose per quanto riguarda i diritti umani”, ha dichiarato la relatrice del testo, Kateřina Konečná, della Sinitra unita Gue. “Questa è la prima relazione del Parlamento europeo su questo tema e spetta alla Commissione decidere come sostenerla. Non possiamo ignorare il problema della deforestazione, che minaccia l’accordo globale COP21 sui cambiamenti climatici e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”, ha aggiunto Konečná.
Basta utilizzo nei biocarburanti – I deputati fanno notare che il 46% dell’olio di palma importato dall’Ue è utilizzato per produrre biocarburanti che richiedono l’uso di circa un milione di ettari di suolo tropicale. Per questo hanno chiesto alla Commissione di prendere misure per eliminare progressivamente l’uso di oli vegetali, incluso l’olio di palma, usati come componente dei biocarburanti che sono causa di deforestazione, possibilmente entro il 2020.
Certificazione Ue per assicurare la sostenibilità – I deputati hanno evidenziato che esistono diversi schemi, su base volontaria, per promuovere la coltivazione sostenibile dell’olio di palma. Per questo chiedono un sistema unico di certificazione per garantire che solo l’olio di palma sostenibile entri nel mercato europeo. Infine, si chiede di introdurre criteri di sostenibilità per l’olio di palma e per i prodotti che lo contengono che entrano nel mercato Ue. A questo scopo la Commissione dovrebbe migliorare la tracciabilità dell’olio di palma importato e considerare l’applicazione di differenti dazi che riflettano accuratamente i costi reali, almeno finché non verrà applicato lo schema unico di certificazione.
“Olio di palma sostenibile è l’unica soluzione” – “E’ stato riconosciuto, ancora una volta, il grande potenziale di questo ingrediente quando prodotto in modo sostenibile e responsabile”, afferma Giuseppe Allocca, Presidente dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile, secondo cui con questo del Parlamento europeo “si conferma che l’olio di palma sostenibile esiste e che l’unica soluzione è puntare solo su quello 100% certificato”. Allocca ha invitato il governo italiano a sottoscrivere la Dichiarazione di Amsterdam, già sottoscritta da Danimarca, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Norvegia, che impegna i Paesi a promuovere iniziative volte ad assicurare l’impiego di olio di palma 100% sostenibile entro il 2020. “Si tratta di un atto che porterà benefici concreti all’ambiente e ai lavoratori dei Paesi che lo producono”, ha concluso Allocca.
Per saperne di più:
– Importazioni di olio di palma, Paese per Paese (fonte: FAO)