Roma – Tanto il governo britannico quanto i partner dell’Ue convengono che tra le prime questioni da sciogliere sulla Brexit ci sia quella dei diritti acquisiti, sia quelli dei cittadini europei residenti nel Regno unito, sia quelli dei sudditi di Elisabetta II negli altri Paesi membri. Si tratta di un argomento che già all’indomani del referendum sul divorzio tra Uk e Unione europea aveva cominciato a ingenerare preoccupazioni e interrogativi, per questo la rete diplomatica italiana ha deciso di avviare un servizio di assistenza per i connazionali in Gran Bretagna.
L’iniziativa prevede una sezione speciale relativa alla Brexit sul sito dell’Ambasciata italiana a Londra. Al suo interno è previsto uno spazio per le notizie, con aggiornamenti periodici sugli sviluppi fondamentali dei negoziati. Un altro spazio è riservato alle domande frequenti, dove si forniscono informazioni di dettaglio sull’impatto, attuale o potenziale, della Brexit sullo status dei cittadini italiani residenti nel Regno Unito. Questa sottosezione è stata costruita sulla base delle domande già pervenute all’ambasciata nelle scorse settimane, ma chi non riuscisse a trovare risposta ai propri interrogativi può scrivere all’indirizzo e-mail londra.brexit@esteri.it. Anche questa pagina sulle domande frequenti verrà aggiornata di volta in volta per tenere conto dei nuovi quesiti e dell’evoluzione della situazione sulla base degli sviluppi negoziali.
Infine, una terza sottosezione del sito conterrà i vari incontri di orientamento che verranno organizzati mensilmente, sul modello del progetto Primo Approdo gestito dal Consolato generale a Londra. Scopo degli appuntamenti sarà quello di rispondere ai quesiti dei connazionali che si registreranno tramite il sito web del Consolato. Professionisti, tra i quali avvocati e accademici esperti in diritto europeo, forniranno risposte con un occhio particolare al quadro giuridico interno britannico. Questo tipo di incontri sarà successivamente organizzato anche presso il Consolato generale di Edimburgo.