Bruxelles – Il Belgio è l’ottavo Paese Ue a firmare la dichiarazione europea sul cosiddetto ‘high-performance computing’ (calcolo ad elevate prestazioni), che punta a unire gli sforzi per creare la prossima generazione di computer e infrastrutture dati.
Molta soddisfazione per la decisione del governo di Bruxelles è stata espressa dal vicepresidente della Commissione europea con delega al Mercato unico digitale, Andrus Ansip. “I supercomputer hanno applicazioni infinite con benefici diretti sulla vita delle persone, ma gli Stati Ue non possono costruire e mantenere questa infrastruttura da soli. Ecco perché dobbiamo unire le forze”, ha detto il commissario rinnovando l’appello ad altri Paesi a entrare a far parte della cerchia.
La dichiarazione EuroHPC è stata lanciata a Roma nel marzo scorso e firmata da Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Gli Stati firmatari, ai quali ora si aggiunge il Belgio, stanno preparando in coordinamento con la Commissione europea una roadmap per passare dalle parole ai fatti e mettere in piedi una prima struttura exascale per i supercomputer già entro la fine del 2017.

Il Belgio è l'ottavo Paese a firmare la dichiarazione sui supercomputer
Lanciata a Roma nel marzo scorso, l'alleanza punta a unire le forze per creare la prossima generazione di computer e infrastrutture dati
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