Bruxelles – Prende sempre più corpo la richiesta di un voto popolare sull’accordo finale tra Londra e Bruxelles per la Brexit. La richiesta, sempre rifiutata dalla premier Theresa May, ha mosso i suoi primi passi sin dalle prime settimane di preparazione al negoziato, ed è poi stata rilanciata in particolare dall’ex premier Tony Blair.
Ieri c’è stata una delle prima manifestazioni politiche organizzate, alla quale hanno partecipato quattro parlamentari delle principali forze politiche britanniche: la conservatrice Anna Soubry, il laburista Chuka Umunna, la verde Caroline Lucas e la liberal democratica Layla Moran hanno parlato ad un migliaio di persone riunite nell’Electric Ballroom di Camden, a nord di Londra. Tra il pubblico oltre ai cittadini anche altri politici e manager.
“Dobbiamo ottenere la maggioranza nella Camera dei Comuni per una proposta di voto popolare”, ha chiarito subito Umunna, che si batté tra i Remainers. Ma sa che anche tra i laburisti la situazione è complicata ed ammette che per poter votare sull’esito del negoziato “almeno il mio partito deve essere fedele ai suoi valori e sostenerlo”. E’ una richiesta che vede allargare i consensi, ma non sarà una strada facile.



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