- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 6 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Draghi contro la Germania: “Non c’è motivo di bloccare l’assicurazione dei depositi bancari”

    Draghi contro la Germania: “Non c’è motivo di bloccare l’assicurazione dei depositi bancari”

    Il presidente della Bce in Parlamento europeo: "Una sostanziale riduzione del rischio ha già avuto luogo", grazie ad "importanti miglioramenti" sui crediti deteriorati. Ora non bloccare le decisioni

    Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
    9 Luglio 2018
    in Economia

    Bruxelles – Mario Draghi critica la Germania e i suoi alleati, quei Paesi che ancora impediscono il completamento dell’unione bancaria perché troppo fermi sulle rigide convinzioni rigoristiche di conti pubblici in ordine. Il presidente della Banca centrale europea, nel corso dell’audizione in commissione Affari economici del Parlamento Ue, ricorda l’importanza di procedere con la creazione di uno schema europeo di assicurazioni  dei depositi bancari (Edis), vittima della divisione tra i governi che usano la moneta unica sui principi di riduzione dei rischi e di condivisione dei rischi. Una dicotomia, questa, divenuta motivo di vera e propria frattura tra nord e sud Europa.

    Ci sono Paesi, come l’Italia, che spingono perché si faccia fronte (e cassa) comune per mettere in sicurezza le banche della zona euro. E’ questo il concetto di condivisione dei rischi. Dall’altra parte ci sono Paesi, come la Germania, che prima di procedere alla creazione di meccanismi di salvaguardia comuni vogliono che ogni Stato membro ristrutturi i propri istituti creditizi. E’ questo il concetto di riduzione dei rischi, che alcune capitali non intendono assumersi per paura di poter utilizzare risorse nazionali per risolvere potenziali crisi di liquidità bancaria in altri Paesi.

    E’ in questo contesto che Draghi prende posizione contro il fronte dei Paesi capitanati dalla Germania (Paesi Bassi, Finlandia fanno parte del gruppetto nordico). “Le decisioni su un sistema unico di assicurazione dei depositi non dovrebbero essere frenate dalla distinzione tra riduzione e condivisione del rischio”. Questo, spiega il presidente della Bce, “per due motivi in particolare: in primo luogo una sostanziale riduzione del rischio ha già avuto luogo, in secondo luogo la condivisione del rischio aiuta notevolmente la riduzione del rischio”.

    Nel corso dell’audizione Draghi lo ripete in più di un’occasione. Riduzione e condivisione del rischio “vanno di pari passo, si completano”. Non bisogna frenare dunque. “Con il giusto quadro di politiche, la condivisione del rischio e la riduzione del rischio si rafforzano a vicenda, contribuendo alla stabilità economica” dell’intera area euro.

    La Commissione europea vorrebbe completare tutti gli aspetti dell’Unione bancaria entro la fine di quest’anno, ma invece di progressi si vedono rallentamenti soprattutto nel terzo pilastro dell’Unione bancaria. Se i meccanismi di vigilanza e risoluzione bancaria sono in stato avanzato, non certo lo stesso si può dire dello schema di assicurazione dei depositi, che dovrà andarsi ad affiancare ai sistemi nazionali di garanzia dei depositi.

    La sfida è tutta politica. Si tratta di prendere decisioni, innanzitutto. A nord si chiede di ridurre in particolare la mole di crediti deteriorati, i prestiti si fa fatica a farsi restituire e che mettono in sofferenza le banche. L’Italia si trova in questa situazione. Ma Paesi come l’Italia, sottolinea Draghi, sempre senza fare menzione specifica di Stati, hanno già fatto la loro parte. “Abbiamo visto importanti miglioramenti per quanto riguarda i crediti deteriorati, segnali che vanno nella giusta direzione”. La situazione è “migliorata enormemente” per due motivi: la ripresa, che permette di ripagare i prestiti, e la sorveglianza bancaria voluta a livello europeo.

    Oltre alla volontà di procedere bisognerà stabilire come farlo. Prima ancora però, è necessario che ci si fidi l’uno dell’altro. “Nessuna misura è possibile senza la fiducia tra Stati membri”. E’ questo il problema principale dell’Europa di oggi. I partner non sono più tali, perché non si fidano più di quelli che fino a poco tempo fa erano gli amici di sempre.

    Tags: banchebcecrediti deterioratiediseuroeurozonagaranzia sui depositigermaniamario draghiparlamento europeorischiunione bancaria

    Ti potrebbe piacere anche

    ECON - Monetary Dialogue with Christine Lagarde, President of the European Central Bank
    Economia

    Lagarde chiarisce sugli asset russi: “La BCE aiuterà Kiev, ma senza violare i trattati”

    3 Dicembre 2025
    Alessandra Moretti
    Politica

    Qatargate, il Parlamento europeo dà il primo ok alla revoca dell’immunità ad Alessandra Moretti

    3 Dicembre 2025
    Leva militare
    Difesa e Sicurezza

    I giovani tedeschi in piazza contro la leva militare: “Non vogliamo diventare carne da cannone”

    2 Dicembre 2025
    La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde [Credits: EU Council]
    Politica Estera

    La BCE frena sul prestito all’Ucraina con gli asset russi. Bruxelles: “Cerchiamo soluzioni alternative per garantire liquidità”

    2 Dicembre 2025
    [foto: Andrea Panegrossi/imagoeconomica]
    Economia

    Eurozona, a novembre inflazione in lieve aumento al 2,2 per cento

    2 Dicembre 2025
    merz
    Politica

    Merz e Tusk a Berlino: un’alleanza militare che è una “rivoluzione copernicana”

    1 Dicembre 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione