Bruxelles – Dopo i governi nazionali anche il presidente del Parlamento europeo si rivolge alla Commissione europea per gestire al questione dei flussi migratori. Il responsabile dell’Eurocamera, David Sassoli, ha scritto al capo dell’esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, per chiedere di “coordinare un intervento umanitario rapido consentendo una equa redistribuzione dei migranti”.
La lettera fa riferimento alla nave di Open Arms, che dopo cinque giorni di richieste di attracco per far sbarcare i 121 richiedenti asilo che ha a bordo, ha espresso l’intenzione di entrare in acque italiane e fare porto in Italia riaccendendo il dibattito sui migranti. “Ad ogni nave che arriva in acque europee si ripete la stessa scena e si riaprono le stesse polemiche”, scrive Sassoli. “In questi giorni vi è il caso della nave Open Arms, con 121 persone a bordo, che non sa dove dirigersi”.
Il presidente del Parlamento europeo chiede di non rinunciare ai propri valori. “Se l’Unione si mostrasse indifferente sarebbe come aggiungere sofferenza a sofferenza e sono certo che questo non sia lo stato d’animo dei custodi dei Trattati europei”, ossia la Commissione nella sua composizione collegiale.
Sassoli è consapevole della delicatezza del tema, e offre sostegno a Juncker. “Sono cosciente che la base volontaria sia l’unica soluzione in grado di rispondere in questo momento alla domanda di umanità che ci viene rivolta. La situazione è grave e merita un’azione tempestiva anche perché, come Lei sa bene per formazione e sensibilità, i poveri non possono aspettare. Il Parlamento europeo, come tante volte è accaduto, sosterrà il Suo sforzo”.
Cita la storia personale di una donna in fuga dall’incubo. “Facciamolo per Hortensia, donna ustionata con la benzina per sfuggire al suo aguzzino”. Per Sassoli “se l’Europa non saprà proteggere quella donna e i suoi compagni alla ricerca di una vita migliore significherà che avremo perso l’anima oltre che il cuore”.