Bruxelles – L’anno scorso toccò al presidente francese Emmanuel Macron. Quest’anno è David Sassoli a ricevere il premio La Chiave d’Europa per l’impegno dimostrato nel promuovere le riforme europee, l’integrazione, la lotta ad ogni forma di fascismo e razzismo. Lo testimonia, tra le altre cose, anche l’obiettivo della Conferenza sul futuro dell’UE che mira proprio ad avviare una nuova fase costituente per le istituzioni europee. A consegnarglielo, oggi a Bruxelles, è l’associazione La Nuova Europa, guidata dal presidente Roberto Sommella, insieme al sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro. “Noi di Nuova Europa crediamo in un’UE che cammini sulle gambe dei giovani” dice Sommella.
E proprio ai giovani si rivolge il presidente dell’Eurocamera, accettando il riconoscimento e ribadendo l’impegno della nuova legislatura per un’Europa che sia “utile al futuro e quindi ai giovani”. Sono questi ultimi il punto di riferimento di ogni politica “che riesca a dare cittadinanza, integrazione, che riesca a riformare queste istituzioni” per fare dell’Europa un soggetto inserito in un mondo globale e globalizzato. Per Sassoli c’è un mondo che chiede “un’Europa più forte e naturalmente il nostro sguardo deve essere rivolto ai giovani perché saranno loro i protagonisti di un mondo” in cui dialogo e confronto dovranno prevalere “sul conflitto e sul dissidio”.
Ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Bruxelles è chiamata ad adeguare le proprio politiche “perché abbiamo bisogno che ci sia una vera cittadinanza europea” ricorda Sassoli. È quella, in fondo, la chiave per riuscire a ridimensionare l’alto tasso di nazionalismo, presente e in certi casi dilagante nelle nostre società: “Quello che dobbiamo fare è rafforzare la cittadinanza europea. Abbassare il tasso di nazionalismo e investire sulla cittadinanza”.
Il premio di cui è stato insignito oggi Sassoli arriva da Ventotene. L’isola dove, durante la seconda guerra mondiale, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni elaborarono il manifesto di Ventotene, celebrato oggi come atto fondativo dell’integrazione europea. L’Europa nasce proprio da quel manifesto di Ventotene, ricorda Sassoli, e da lì siamo arrivati al Trattato di Lisbona e quindi all’Europa dei cittadini. Per questo, chiosa il presidente dell’Eurocamera, “oggi vogliamo investire di più nella cittadinanza”.