HOT TOPICS  / Invasione russa in Ucraina Qatargate Coronavirus Fit for 55 Energia Hge Agrifood Salute
Italia, in arrivo (sottotraccia) 400 rinnovi di nomine pubbliche

Italia, in arrivo (sottotraccia) 400 rinnovi di nomine pubbliche

Tra le aziende partecipate dal ministero dell'Economia e quelle a loro volta controllate da queste

Roma – Mentre il coronavirus monopolizza l’attenzione e la preoccupazione mondiale, in Italia c’è un’altra battaglia non meno virulenta che anima il retroscena politico: le nomine pubbliche. Sono alcune centinaia le cariche  delle aziende a partecipazione pubblica che devono essere confermate o rinnovate  tra l’imminente primavere e inizio estate e a parte società sotto i riflettori quotidiani (come Enel, Eni, Enav, Mps, Poste, l’aerospaziale Leonardo, Ferrovie, Rai, Invitalia, Cdp) moltissime nomine sfuggono all’attenzione generale. Vediamole.

Sono 30 le società  a diretta partecipazione del ministero dell’Economia. Tra queste  c’è l’Amco (Asset management company) che si occupa dell’acquisto e gestione dei crediti deteriorati delle banche e che dovrà confermare o rinnovare i  suoi 3 componenti di vertice. E poi la Consap (gestione dei fondi di garanzia) con presidente e 2 membri del cda da confermare o meno. Altre 3 nomine in calendario alla Consip (acquisto beni e servizi per la pubblica amministrazione), così come  a Equitalia, all’Istituto Luce, a Sogesid (gestione impianti idrici). Cinque le cariche da confermare o rinnovare all’Ipzs (istituto poligrafico e zecca di Stato.  E  poi ci sono Ram (rete autostrade mediterranee) il cui amministratore unico è scaduto a fine anno e Expo 2015 dove sempre a fine 2019  è scaduto l’incarico del commissario straordinario.

Capitoli a sé per EniEnelEnavLeonardoPoste e Mps  (per le quali – a parte Mps- sembra prospettarsi la conferma dell’attuale management)  per un totale – con riferimento alle sole aziende partecipate dal Mef- di 83 nomine in ballo.

Poi ci sono anche le società che vedono la partecipazione del ministero dello Sviluppo economico, della Difesa, delle Infrastrutture, dei Beni culturali, delle Politiche agricole.  Così, ad esempio, dovranno essere rinnovati presidente, amministratore e i 2 componenti del cda di Difesa servizi che si occupa della gestione di beni i non direttamente collegati ad attività operative delle forze armate. E alla So.Fi.Coop  (società finanza e cooperazione, finanziaria con compito  di investitore istituzionale e partecipata dal ministero dello sviluppo economico ) sono 7 le nomine all’ordine del giorno. E arriviamo così a quota 94.

Che però raggiunge le 4 centinaia se nel conto si mettono anche le  nomine delle  società partecipate dalle partecipate. Ad esempio, le partecipate di Leonardo (dove il Mef ha il 30,20%) sono 6, con  31 incarichi di vertice, altrettante le partecipate delle Poste con 27 nomine in prospettiva. E al Monte dei Paschi, partecipato per oltre il 68% dal ministero dell’Economia, le partecipate sono addirittura  20 per un totale di 99 incarichi. E via così.

Negli anni Ottanta e Novanta sono state effettuate vaste operazioni di privatizzazione. Ma la normativa ha lasciato indeterminato  il problema delle modalità di esercizio del controllo pubblico sulle sulla attività delle società rimaste sotto il controllo, anche parziale, dello Stato.  Ed è così che, in particolare per gli enti misconosciuti ai più, il rinnovo della stragrande maggioranza delle  cariche avviene nella disattenzione totale.  In ogni caso è la Corte dei Conti a svolgere un ruolo di controllo sugli enti che godono di un apporto dello Stato.

La Commissione europea ha proposto un bilancio annuale di quasi 190 miliardi di euro per il 2024
Economia

La Commissione europea ha proposto un bilancio annuale di quasi 190 miliardi di euro per il 2024

Un bilancio da integrare con circa 113 miliardi di euro di pagamenti in sovvenzioni nel quadro di NextGenerationEU, lo strumento varato dall'Ue per per la ripresa economica dalla pandemia. La Commissione riconosce che l'Unione europea ha affrontato "sfide eccezionali negli ultimi anni", tra cui un'inflazione in rapido aumento, "che ha esercitato una notevole pressione sulla capacità del bilancio di rispondere ulteriormente ai nuovi sviluppi