- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 6 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Nuova PAC, via libera del Parlamento europeo alla riforma della Politica agricola comune

    Nuova PAC, via libera del Parlamento europeo alla riforma della Politica agricola comune

    Prevale il fronte PPE, S&D e Renew Europe favorevole alle modifiche. L'approvazione apre la strada ai negoziati a tre con Commissione e Consiglio sulla riforma della principale fonte di sussidi del settore primario in Europa. La nuova PAC in vigore dal 2023

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    23 Ottobre 2020
    in Economia

    Bruxelles – Piani strategici della PAC, organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, struttura di governance e finanziamento della spesa agricola. Via libera dal Parlamento europeo ai tre pilastri della riforma della Politica agricola comune (PAC) post-2020, la prima fonte in Ue di finanziamenti diretti al settore agricolo europeo. Si parla di risorse per 390 miliardi di euro per i prossimi sette anni (2021-2027), distribuite per circa 9 milioni di agricoltori europei.

    I tre regolamenti passano il vaglio dell’Eurocamera ma non senza difficoltà, alla fine di una intensa settimana di votazioni a colpi di emendamenti, in tutto 1.350, che restituisce l’immagine di un Parlamento molto frammentato su cosa voglia dire allinearsi ai principi del Green Deal europeo.

    La posizione approvata oggi – che servirà all’Eurocamera per avviare i negoziati a tre con Commissione e Consiglio – è frutto dell’alleanza tra i tre principali gruppi di maggioranza nell’Emiciclo, Partito popolare europeo, Socialisti & Democratici, Renew Europe, secondo i quali la nuova PAC è pensata per essere allineata dal Green Deal e all’accordo di Parigi sul clima, che Bruxelles ha sottoscritto nel 2015. Di tutt’altro avviso il gruppo parlamentare dei Verdi secondo cui i tre gruppi più grandi dell’emiciclo non hanno posto l’attenzione necessaria al ruolo del settore agricolo sui cambiamenti climatici e l’ambiente. Il gruppo ha spinto fino all’ultimo per modificare la proposta e includere nel pacchetto anche la Strategia sulla Biodiversità e quella Farm to Fork, sottolineando la connessione tra settore agricolo e impegni per la sostenibilità.

    La nuova PAC dovrebbe entrare in vigore nel 2023, dopo due anni di regolamentazione transitoria, dal momento che le attuali regole in vigore scadranno il 31 dicembre 2020. Gli eurodeputati hanno votato sulla base di una proposta del 2018 della precedente Commissione europea a guida Juncker, quando il commissario per l’Agricoltura era l’irlandese Phil Hogan, ex commissario dell’attuale collegio von der Leyen. E soprattutto quando il Green Deal ancora non era la politica portante della Commissione europea, che l’esecutivo sta cercando di trasformare in una strategia economica.

    Condizionalità ambientale rafforzata per gli aiuti

    Nell’ottica di allineamento con gli obiettivi climatici, il Parlamento vuole vincolare gli agricoltori europei a pratiche più rispettose del clima e dell’ambiente, in cambio di finanziamenti diretti. Almeno il 30 per cento degli aiuti diretti (il primo pilastro della PAC) andrà destinato a regimi ecologici volontari che potrebbero finire per aumentare anche il reddito percepito dagli agricoltori. Su questo, il Parlamento si spinge più in là del Consiglio dell’UE che il 21 ottobre ha adottato il proprio orientamento generale sulla riforma, chiedendo che il 20 per cento dei finanziamenti del primo pilastro sia allocata dagli Stati membri per politiche verdi attraverso i cosiddetti eco-schemi, tra cui si includono pratiche come agricoltura di precisione, agroforestale e agricoltura biologica. Inoltre, i deputati intendono dedicare almeno il 35 per cento del secondo pilastro della PAC (sviluppo rurale) a qualsiasi tipo di misura legata al clima o all’ambiente. Inoltre, almeno il 30 per cento dei finanziamenti dell’UE dovrebbe sostenere gli agricoltori per la lotta al cambiamento climatico, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la tutela della biodiversità.

    Più prestazione, meno conformità

    I governi nazionali dovranno redigere periodicamente piani strategici, da sottoporre alla lente della Commissione, in cui definiranno le modalità con cui intendono incontrare gli obiettivi dell’Ue in materia di sostenibilità. La Commissione, viene specificato, dovrà valutare i risultati raggiunti dagli Stati, e non soltanto la loro conformità alle norme dell’UE. 

    La posizione adottata dal Parlamento riduce i pagamenti diretti annuali agli agricoltori al di sopra dei 60mila euro e ne fissa il massimale a 100mila. Nell’ottica di salvaguardare le piccole aziende, almeno il 6 per cento dei pagamenti diretti nazionali dovrebbe servire a sostenere le aziende agricole di piccole e medie dimensioni, e gli Stati dovrebbero avere la possibilità di destinare almeno il 2 per cento delle dotazioni per i pagamenti diretti a sostegno dei giovani agricoltori.

    Il Parlamento ha chiesto inoltre maggiori tutele per gli agricoltori in casi di difficoltà e che la riserva per le crisi, prevista proprio per aiutare gli agricoltori in caso di instabilità dei prezzi o dei mercati, sia convertita in uno strumento ad hoc dotato di un proprio bilancio specifico. Infine, l’emiciclo ha chiesto rafforzare il regime sanzionatorio per chi non è in linea con gli obiettivi Ue, portando dal 5 al 10 per cento sul totale dei pagamenti l’importo delle sanzioni previste nei confronti degli Stati membri che non rispettano i requisiti dell’Ue in materia di ambiente, benessere degli animali o qualità degli alimenti.

    “Con il voto di oggi, l’Europarlamento lancia un segnale ai nostri agricoltori: l’Europa è al vostro fianco nella transizione verso sistemi produttivi sempre più sostenibili e redditizi”, commentano in una nota Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo. “L’equilibrio trovato nel compromesso raggiunto dopo mesi di negoziazioni garantirà sostegno e sicurezza ai nostri agricoltori per il prossimo decennio, con una nuova Pac più sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma soprattutto economico e sociale”.

    Tags: Herbert DorfmannpacPaolo De Castroparlamento europeoriforma

    Ti potrebbe piacere anche

    ECON - Monetary Dialogue with Christine Lagarde, President of the European Central Bank
    Economia

    Lagarde chiarisce sugli asset russi: “La BCE aiuterà Kiev, ma senza violare i trattati”

    3 Dicembre 2025
    Alessandra Moretti
    Politica

    Qatargate, il Parlamento europeo dà il primo ok alla revoca dell’immunità ad Alessandra Moretti

    3 Dicembre 2025
    Politica Estera

    L’UE ora punta ad ancor più sostegno militare all’Ucraina

    1 Dicembre 2025
    A protester holds a placard during a picket where about 50 Tanzanians living in Cape Town protested against the recent actions by the Tanzanian government during their presidential election, outside the South African Parliament in Cape Town on November 5, 2025. (Photo by RODGER BOSCH / AFP)
    Politica Estera

    L’Eurocamera chiede di sospendere i fondi UE per la Tanzania dopo le violenze post-elettorali

    27 Novembre 2025
    deforestazione
    Green Economy

    Deforestazione, l’Eurocamera si allinea ai Paesi membri e annacqua ancora la legge UE

    26 Novembre 2025
    Viktor Orbán
    Diritti

    L’Eurocamera chiede sanzioni contro Orbán: l’Ungheria si è trasformata in “autocrazia elettorale”

    25 Novembre 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione