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Brexit e IGP, dalla commissione Agricoltura critiche per l'assenza di tutela reciproca nell'accordo commerciale

Brexit e IGP, dalla commissione Agricoltura critiche per l'assenza di tutela reciproca nell'accordo commerciale

Approvato all'unanimità dai coordinatori della commissione Agri che hanno però sollevato riserve per l'assenza di protezione per le indicazioni geografiche approvate dopo il 31 dicembre 2020. Propongono un meccanismo di cooperazione bilaterale per il riconoscimento reciproco di IGP e DOP per Ue e Regno Unito e chiedono che il Parlamento sia tenuto "adeguatamente informato sul controllo dell'applicazione dell'accordo" per poter esercitare i suoi diritti di controllo

Bruxelles – Un meccanismo di cooperazione bilaterale per il riconoscimento reciproco di Indicazioni geografiche e denominazioni d’origine per l’Ue e il Regno Unito. È quanto chiede la commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, considerando l’accordo commerciale e di cooperazione post-Brexit (TCA) complessivamente “positivo per l’agricoltura e l’agroalimentare” ma deplorando “il fatto che non preveda alcuna protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine (IG)” reciproche approvate a partire dal primo gennaio 2021.

È quanto scrive in una lettera datata 8 febbraio il presidente della commissione parlamentare Norbert Lins, inoltrando il parere di Agri alle altre due commissioni per il commercio internazionale e gli affari esteri dell’Europarlamento. I coordinatori Agri “hanno approvato all’unanimità” l’accordo con il Regno Unito, ma hanno sollevato alcune criticità: l’assenza di protezione delle indicazioni geografiche – che secondo l’accordo di recesso del Regno Unito dall’Ue deve essere definito in un secondo momento – e il fatto che il Parlamento dovrebbe essere “tenuto adeguatamente informato” sul controllo dell’applicazione dell’accordo e “dovrebbe esercitare i suoi diritti di controllo a tale riguardo”. Durante i negoziati per l’accordo di recesso, il Regno Unito si è impegnato a riconoscere le denominazioni geografiche europee registrate solo fino al 31 dicembre 2020. Dal primo gennaio 2021, con la fine del periodo transitorio, il Regno Unito ha istituito il proprio sistema di IG, che è gestito dal Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (DEFRA).