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Trattamento delle acque reflue urbane, Commissione avvia la consultazione sulla revisione della direttiva UE

Trattamento delle acque reflue urbane, Commissione avvia la consultazione sulla revisione della direttiva UE

Migliorare il problema dell'inquinamento proveniente dalle acque piovane e dai microinquinanti nelle acque reflue. L'Esecutivo vuole rivedere l'attuale legislazione del 1991 che vincola i Paesi UE a garantire che le acque reflue urbane siano raccolte e trattate in modo appropriato per non fare danni alla salute o all'ambiente

Bruxelles – Acque reflue urbane pulite e trattate per non mettere a rischio la salute umana e l’ambiente e inquinare laghi, fiumi, suolo e acque costiere e sotterranee. La Commissione Europea ha aperto mercoledì 28 aprile una consultazione pubblica online per raccogliere feedback e opinioni su come aggiornare la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane (UWWTD) risalente al 1991 (91/271 / CEE), che vincola i Paesi dell’UE a garantire che le acque reflue urbane siano raccolte e trattate in modo appropriato per non fare danni alla salute o all’ambiente.

Iniziativa di consultazione che nasce dopo i risultati di una valutazione, secondo cui la direttiva potrebbe essere migliorata “per intensificarne l’attuazione in diversi Stati membri”. La valutazione ha concluso che la normativa è riuscita ad aumentare la raccolta e il trattamento delle acque reflue in tutta l’UE, ma è necessaria una revisione per affrontare l’inquinamento, “adattarsi alle questioni sociali derivanti dai cambiamenti climatici e rispondere a sviluppi tecnologici”.

Le proposte che la Commissione sta valutando per una revisione riguardano l’inquinamento proveniente dalle acque piovane, dai singoli sistemi e dai piccoli agglomerati, e dai microinquinanti nelle acque reflue (come i prodotti farmaceutici e le microplastiche) e come ridurli. Altre misure in esame – anticipa l’Esecutivo – riguardano il consumo di energia nel settore delle acque reflue, che rappresenta l’1 per cento di tutta l’energia consumata nell’UE, e le emissioni di gas a effetto serra. La consultazione pubblica rimarrà aperta ai contributi fino al 21 luglio, con l’idea di adottare la revisione nel primo trimestre 2022. 

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