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Risorse proprie dell'UE, il pacchetto slitta a dopo la pausa estiva

Risorse proprie dell'UE, il pacchetto slitta a dopo la pausa estiva

L'accordo raggiunto in sede G20 per la digital tax ha indotto la Commissione UE a rinviare il balzello europeo. Ciò determina il rinvio anche delle altre misure, a meno di precedere per parti separate

Bruxelles – Il pacchetto sulle risorse proprie slitta a dopo l’estate. L’insieme delle misure per finanziare il funzionamento dell’UE (bilancio 2021-2027) e la strategia di ripresa (Next Generation EU con il suo recovery fund) doveva essere finalizzato con l’ultima riunione del collegio dei commissari prima della pausa estiva, ma le misure, attese per oggi (20 luglio) sono state ritirate dall’agenda e spostate ad altra data, “nella seconda parte dell’anno”.

La ragione è politica e giuridica. Tra le misure in programma c’è la proposta di tassa sull’economia digitale, che colpisce in particolare i giganti del web. Ma l’accordo raggiunto in sede di G20 nei giorni scorsi, che apre la strada a regole internazionali sulla tassazione digitale, ha costretto la Commissione europea a rivedere la sua agenda. Al fine di lavorare con spirito costruttivo e collaborativo al sistema internazionale di tassazione digitale, liberi da pressioni e condizionamenti, il team von der Leyen ha deciso di posticipare la proposta europea per una digital tax.

A cascata questa decisione ha prodotto l’automatico slittamento delle altre proposte. Quello sulle risorse proprie è un pacchetto. Per non spacchettarlo e procedere per parti separate anche le altre proposte sono dovute slittare all’autunno.

In base all’accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento UE nel negoziato che portato all’accordo sul bilancio e il meccanismo di ripresa, l’Eurocamera ha ottenuto l’impegno politico su misure e tempistiche necessarie per il funzionamento dell’Unione europea. Entro giugno di quest’anno dovevano essere presentate le proposte sul contributo sulla plastica introdotto a gennaio 2021, insieme a nuove proposte legislative su un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, un prelievo digitale e la riforma del mercato dei diritti di emissione (Emissions Trading Scheme). Novità sono intervenute con la presentazione del pacchetto sulla sostenibilità, ma mancano i documenti attuativi e i dispositivi pratici. Questo è rimandato a dopo le vacanze estive.

Tra il 2022 e il 2023 il Consiglio delibererà su queste nuove fonti di entrate entro il 1° luglio 2022 al più tardi per poterle introdurre entro il 1° gennaio 2023. Quinti entro giugno 2024 la Commissione presenterà una proposta per nuove risorse proprie aggiuntive, che potrebbero includere un’imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario del settore delle imprese o una nuova base imponibile comune per le imprese. Il Consiglio delibererà su queste nuove fonti di entrate dell’UE entro il 1° luglio 2025 al più tardi per poterle introdurre entro il 1° gennaio 2026.

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