Bruxelles – Libero mercato in Unione regolamentata, nessuna eccezione. La Commissione Europea mette già le mani avanti su eventuali perturbazioni alla tutela dei diritti degli utenti online dopo l’accordo da 44 miliardi di dollari dell’eccentrico imprenditore sudafricano Elon Musk per l’acquisto di Twitter, avvertendo che le regole dell’UE vanno seguite in ogni ambito. “Che si tratti di automobili o di social media, ogni azienda che opera in Europa deve rispettare le nostre regole, indipendentemente dalla loro partecipazione azionaria“, ha messo in chiaro il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton. “Il signor Musk lo sa bene. Ha familiarità con le regole europee sull’automotive, e si adatterà rapidamente al Digital Services Act”, ha aggiunto.
Be it cars or social media, any company operating in Europe needs to comply with our rules – regardless of their shareholding.
Mr Musk knows this well.
He is familiar with European rules on automotive, and will quickly adapt to the Digital Services Act.#DSA
— Thierry Breton (@ThierryBreton) April 26, 2022
Il via libera dal board di Twitter per l’acquisto da parte di Musk della piattaforma di social network è arrivato questa mattina (mercoledì 27 aprile), a pochi giorni dall’intesa tra i co-legislatori dell’UE sul Digital Services Act (DSA), la legge sui servizi digitali che regola la moderazione e la rimozione dei contenuti illegali online. Una pietra miliare nella sfera online, che stabilisce per la prima volta a livello legislativo i requisiti rigorosi sulla valutazione dei rischi sistemici di disinformazione, contenuti ingannevoli e violazione dei diritti fondamentali dei cittadini: le piattaforme come Twitter saranno tenute a implementare forti sistemi di moderazione dei contenuti, per garantire la rimozione rapida di materiale illegale e non incorrere in sanzioni fino al 6 per cento del fatturato mondiale dell’azienda stessa (per Musk sarebbe una cifra pari a circa 300 milioni di euro).
Elon Musk è uno degli utenti più attivi su Twitter e ne ha fatto uso sia per gli annunci delle sue aziende – in primis Tesla, specializzata nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico – sia per creare una strategia di comunicazione sulla propria persona e aumentarne la popolarità. L’imprenditore miliardario si è definito un “assolutista della libertà di parola” e vuole riformare la piattaforma digitale in modo meno restrittivo su come gli utenti possono esprimersi in questa “piazza digitale”. Un’impostazione che potrebbe avere un impatto significativo sulla moderazione dei contenuti da parte del social media, con implicazioni sulla diffusione di discorsi di odio e disinformazione online. È comunque vero che Musk non ha ancora spiegato con chiarezza cosa vorrà fare di Twitter dopo il processo di acquisizione che durerà diversi mesi e che non necessariamente si porrà in contrasto con le nuove regole dell’UE.
Il segretario di Stato francese per la transizione digitale e presidente di turno del Consiglio dell’UE, Cédric O, ha riconosciuto che nell’approccio dell’imprenditore sudafricano ci sono “alcune cose interessanti”, ma allo stesso tempo il DSA “si applicherà indipendentemente dall’ideologia del suo proprietario”. Oltre alla legge sui servizi digitali, un mese fa i co-legislatori UE hanno trovato un accordo sul Digital Markets Act (DMA), la legge sui mercati digitali che punta a mettere un freno ai comportamenti abusivi delle Big Tech e completa il pacchetto di riforme uniche al mondo per regolamentare la sfera online. L’acquisto di Twitter da parte di Musk potrebbe rappresentare la prima vera sfida per la nuova regolamentazione dell’UE, che dovrebbe essere in vigore entro la fine del prossimo anno.