Di Simone Vocale
Il 25 novembre a Bruxelles è stato presentato il numero europeo armonizzato (116016) dedicato alle vittime di violenza, grazie al quale le donne presenti all’interno dell’Ue possono trovare aiuto e sostegno. Il numero nasce da un bisogno reale: le donne vittime di abusi all’interno dell’Ue non sono poche. In base all’ultimo report dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (Fra) del 2017, è emerso che il 61 per cento di giovani donne europee è stato vittima di molestie ed il 20 per cento di quest’ultime ha subito anche violenze; solo però l’11 per cento ha denunciato l’accaduto, mostrando come la maggior parte delle donne vittime di abusi continui ad avere paura di parlare ed esporsi. In aumento troviamo anche i casi di violenza sul web: sempre secondo i dati Fra, in tutta l’Europa il 30 per cento delle donne (rispetto al 9 per cento degli uomini) ha subito molestie su internet, in modo particolare di carattere sessuale.
Per quel che riguarda la Commissione Europea, già da marzo 2022 è stata presentata una proposta di legge contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Gli elementi chiave delle norme proposte sono ben definiti: la perseguibilità penale dello stupro, delle mutilazioni genitali e dello stalking online; l’incentivare la comunicazione di casi di abusi grazia a nuove, semplici e sicure modalità di denunce accessibili anche online, con un’immediata valutazione del rischio e un’opportuna messa in sicurezza del soggetto in pericolo; il rispetto della vita privata della vittima ed il diritto al risarcimento durante il corso del procedimento penale; il creare una miglior rete di assistenza per le donne vittime di violenza sessuale con centri antistupro e la creazione di linee telefoniche di assistenza, come l’116016. Inoltre, per tutto il 2022, sono stati messi a disposizione 30,5 milioni di euro per i progetti che mirano a prevenire e combattere la violenza su donne e minori.
La proposta di legge presentata entra a far parte dei provvedimenti della strategia per la parità di genere 2020-2025. La strategia tiene fede all’impegno preso dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen per la creazione di un Europa che tuteli e garantisca la parità di genere. Il primo importante risultato lo si è ottenuto il 4 marzo 2021 grazie alla proposta di misure vincolanti per la trasparenza retributiva.
Trasparenza retributiva che, insieme a discorsi sulla prevenzione e alla discussione dei dati riguardanti le molestie in Italia, sono stati argomenti dell’incontro tenutosi all’università di Roma “La Sapienza” il 5 dicembre, organizzato in collaborazione con lo Youth Council dell’ambasciata americana e associazioni come Fondazione Pangea e Differenza Donna. Il convegno è stato seguito con grande partecipazione dagli studenti, dimostrando che per cambiare le cose si può e si deve iniziare dall’educazione dei giovani.