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Light Up Ukraine, Bruxelles spegne le luci in solidarietà con il popolo ucraino
Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea a Bruxelles, spegne le luci in solidarietà con il popolo ucraino (21 dicembre 2022)

Light Up Ukraine, Bruxelles spegne le luci in solidarietà con il popolo ucraino

Le luci sono state spente negli edifici delle istituzioni di Bruxelles per mostrare solidarietà all'Ucraina mentre il popolo ucraino subisce blackout a causa dei bombardamenti russi. Von der Leyen promette l'invio di altro materiale per aiutare il Paese a superare l'inverno

Bruxelles – Luci spente a Bruxelles e negli edifici delle istituzioni europee in solidarietà con l’Ucraina. Nel giorno più corto e più buio dell’anno (ieri era il solstizio d’inverno) anche l’Unione europea risponde all’appello del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di spegnere le luci alle 20 per un’ora in segno di solidarietà con il suo popolo costretto a stare senza elettricità, acqua o riscaldamenti a causa dei ripetuti bombardamenti russi alle infrastrutture critiche ed energetiche del Paese.

A Roma si è spento il Colosseo, a Bruxelles si spegne il cuore dell’Unione europea nel quartiere dove si trovano gli edifici che ospitano le istituzioni, il Berlaymont per la Commissione Ue, il Palazzo Europa per il Consiglio e l’Europarlamento. “Stasera rispondiamo alla richiesta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Stiamo spegnendo le luci negli uffici di Berlaymont e di rappresentanza in tutta l’Unione europea in solidarietà con il popolo ucraino che sta subendo i blackout russi”, ha scritto su Twitter la Commissione europea. La presidente, Ursula von der Leyen, ha assicurato poco dopo che l’Ue sta lavorando per aumentare i flussi di elettricità tra Ucraina, Moldavia e il resto d’Europa. “Stiamo inoltre mobilitando 900 generatori per alimentare il Paese, compresi gli ospedali, e inviando milioni di lampadine a risparmio energetico”.

A marzo l’Ue ha ufficializzato la sincronizzazione di entrambe le reti elettriche di Ucraina e Moldova alla rete dell’Europa continentale, per aiutare i due Paesi a mantenere stabile il proprio sistema elettrico, le case e le luci accese anche durante la guerra della Russia in Ucraina. Quanto a Kiev, la sincronizzazione elettrica era un progetto che Bruxelles portava avanti da tempo considerandolo strategico per diversificare i fornitori di elettricità e rafforzare l’autonomia energetica del Paese dalla Russia.

ucraino
Luci spente al Palazzo Europa (Europa Building), l’edificio in cui si riuniscono i leader Ue

Strategico anche per l’Ucraina che ha iniziato il lavoro di disaccoppiamento dalla rete elettrica russa dal 2014, quando il presidente Vladimir Putin ha annesso illegalmente la penisola di Crimea. A detta di Bruxelles, l’allaccio alla rete europea sarebbe avvenuto in ogni caso il prossimo anno, ma la guerra di Russia ne ha, inevitabilmente, accelerato i risultati.”Spegnere le luci costruendo e condividendo la nostra luce – e solidarietà – con gli ucraini che affrontano i blackout”, ha detto anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. All’appello nel giorno più buio dell’anno, rispondono anche l’Europarlamento e la sua presidente Roberta Metsola che ricorda che la campagna di solidarietà ‘GeneratorsofHope’ lanciata a metà dicembre continuerà ad “aiutare i nostri amici ucraini a superare questo difficile inverno”.

Ai bombardamenti russi alle infrastrutture energetiche e strategiche di Kiev – che hanno lasciato milioni di ucraini senza riscaldamento e senza elettricità – è seguita la promessa da parte delle istituzioni europee di sostenere il popolo di Kiev con l’invio di materiale che possa aiutarli a superare l’inverno, come trasformatori e generatori di elettricità. Dall’inizio della guerra, oltre 55mila attrezzature energetiche e 800 generatori sono stati forniti all’Ucraina attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Unione. A metà dicembre, l’Europarlamento ha lanciato insieme a Eurocities, la rete delle oltre 200 città più grandi d’Europa, una campagna ‘Generatori di speranza’, per invitare le città a donare generatori di corrente e trasformatori per aiutare gli ucraini a superare l’inverno. Simbolicamente, l’Eurocamera ha donato un generatore da 325 kVA sufficiente per fornire elettricità a un edificio di medie dimensioni, come una scuola o un ufficio amministrativo.

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