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Il Partito Democratico Europeo lancia la campagna per la difesa della democrazia, con vista sulle elezioni europee 2024
Sandro Gozi

Il Partito Democratico Europeo lancia la campagna per la difesa della democrazia, con vista sulle elezioni europee 2024

Il segretario generale del Pde, Sandro Gozi, ha presentato la campagna "Fight or not to fight for Democracy?", per promuovere un'alleanza globale per la democrazia e combattere Paesi come "Ungheria e Polonia che parlano di democrazia illiberale"

Bruxelles – “Combattere o non combattere per la democrazia?”: è la campagna dai richiami shakespeariani inaugurata oggi (22 febbraio) dal Partito democratico europeo (Pde), formazione politica centrista che rientra nel gruppo di Renew al Parlamento europeo. “Dobbiamo combattere per la democrazia, ogni generazione deve assumersi questa responsabilità oggi. Dobbiamo lottare per la democrazia all’interno dell’Unione europea e dobbiamo promuovere una nuova alleanza globale per la democrazia in tutto il mondo”, è quanto afferma il segretario generale del Pde, Sandro Gozi, nel video di lancio della campagna “To Fight or not To Fight for Democracy?”.

Nel manifesto di ‘To Fight or not To Fight for Democracy?’, al quale hanno aderito numerosi partiti iscritti al Pde, tra cui gli italiani Azione e Italia Viva, i francesi MoDem, il Partito nazionalista basco Eaj-Pnv e i Freie Wähler (Liberi Elettori) tedeschi, si legge: “Il momento per combattere per la democrazia non è finito. Anzi, deve riprendere. Perché la democrazia, i sistemi democratici sono sotto attacco in tutto il mondo. Noi abbiamo una risposta e si chiama Europa”. Proprio in Europa, secondo Gozi, il rischio si è fatto evidente, con governi che non nascondono più le loro ambizioni autoritarie: “Ci sono Paesi, come Ungheria e Polonia, che parlano di democrazia illiberale, che è un’assurdità. Dobbiamo combattere per la democrazia insieme. Insieme ai nostri fratelli ucraini, contro l’aggressione della Russia”.

Uno sguardo anche alle prossime elezioni europee, che si terranno nella primavera del prossimo anno e che potrebbero consolidare il gruppo di Renew come terza forza all’Eurocamera. Anzi, i centristi potrebbero anche scavalcare Socialdemocratici e Popolari: “Il Partito Democratico Europeo vuole e deve ispirare una nuova coalizione politica il cui obiettivo è trasformare l’Ue e rafforzare la nostra democrazia europea. La sfida è grande, l’urgenza c’è e la nostra determinazione è incrollabile e noi saremo i tedofori della rifondazione europea di oggi, di domani e del 2024”, conclude il manifesto della campagna del Pde.

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