Bruxelles – Acquisti congiunti di idrogeno pulito e obbligazioni verdi per aumentarne finanziamenti e produzione. Bruxelles ha avviato oggi il ciclo di una lunga serie di Dialoghi sulla transizione con l’industria annunciati da Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Ue, incontrando per la prima volta i rappresentanti del mondo dell’idrogeno.
Nei fatti, l’obiettivo di questi ‘dialoghi’ con il mondo industriale sarà quello di sostenere ogni settore industriale nella costruzione del proprio modello di business per la decarbonizzazione dell’industria. Quindi, mettere a punto strategie ad hoc per la decarbonizzazione di ciascun settore industriale, che potenzialmente potrebbe avere quindi obiettivi diversi a seconda delle esigenze specifiche. E la Commissione intende iniziare proprio dall’idrogeno, che rappresenta una risorsa chiave per facilitare la decarbonizzazione dell’industria europea e soprattutto perché esecutivo comunitario lancerà il 23 novembre la prima gara nel quadro della Banca europea dell’idrogeno per la produzione interna, con una seconda asta che sarà aperta a inizio 2024 sul mercato internazionale dell’idrogeno.
“Apriremo le prime aste della Banca dell’idrogeno già il mese prossimo. Saranno sostenute da 800 milioni di euro di finanziamenti europei e questo sistema di aste premierà le aziende più innovative e competitive, che riescono a produrre idrogeno al minor costo”, ha confermato von der Leyen nel suo intervento introduttivo di fronte ai rappresentanti dell’industria dell’idrogeno. “Colmeremo il divario tra il costo di produzione e il prezzo che il mercato è attualmente disposto a pagare. E questo creerà un circolo virtuoso in cui il mercato dell’idrogeno crescerà ei prezzi al consumo scenderanno”, ha spiegato ancora la leader dell’esecutivo comunitario.
Bruxelles tende la mano all’industria dopo aver ricevuto critiche varie da parte degli industriali e del mondo agricolo sull’attuazione del Green Deal europeo. Oltre alla prima asta della nuova Banca Ue dell’idrogeno, il secondo grande tema che la presidente dell’Esecutivo ha messo sul tavolo degli industriali è quello di estendere la piattaforma di acquisti congiunti (ora usata solo per il gas) anche all’idrogeno pulito, prodotto da elettrolisi. “Ho proposto di replicare con l’idrogeno pulito ciò che stiamo facendo attualmente con il gas”, ovvero l’aggregazione della domanda da parte delle aziende europee per mettere in comune gli acquisti. “Potremmo mettere in comune la domanda, su base volontaria, con l’obiettivo di aumentarla, renderla più visibile e abbinarla alla futura produzione di idrogeno”, ha incalzato von der Leyen. Il tema è stato affrontato con il mondo industriale, ma lo scoglio da superare resta più che altro la reticenza di alcuni Stati membri. Lo strumento per gli acquisti congiunti è stato introdotto come misura di emergenza durante la crisi, ma la Commissione europea ha proposto a Parlamento e Consiglio Ue di renderlo strutturale nel quadro del pacchetto di decarbonizzazione del mercato del gas, che attualmente è in fase di trilogo (il negoziato a tre tra Consiglio e Parlamento, mediato dalla Commissione europea) e che dovrebbe essere concluso entro fine anno.
Sollevato anche il tema dei finanziamenti. L’Unione europea “sta mobilitando un sostegno finanziario senza precedenti per l’idrogeno. Stiamo discutendo di come possano essere d’aiuto la Banca dell’idrogeno, il Fondo per l’innovazione, il Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF), i fondi di coesione e il Fondo per collegare l’Europa”, ha spiegato anche il vicepresidente esecutivo per il Green Deal, Maros Sefcovic, nel suo intervento, precisando che Commissione europea sta valutando di ricorrere ai green bond che “potrebbero essere uno strumento e dovremmo considerare di includerli nei nostri sforzi”. Le obbligazioni verdi sono strumenti finanziari simili a tutte le altre obbligazioni ma la loro emissione è legata a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente o il clima. Stando alle dichiarazioni del vicepresidente, i dialoghi con l’industria sulla transizione dovrebbero tenersi anche con l’industria dell’energia eolica, dell’acciaio, delle batterie e dei veicoli elettrici.