Bruxelles – Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 450 milioni di cittadini europei sposteranno indietro di un’ora le lancette degli orologi. Ma un gruppo di eurodeputati da tutti gli schieramenti politici spera che sia l’ultima volta: con il ritorno dell’ora solare alle porte, da Bruxelles si riapre il dibattito per abolire un’usanza “obsoleta” e malsana.
In una lettera firmata da 67 eurodeputati e promossa dall’irlandese dei popolari Seán Kelly, l’invito a Ursula von der Leyen a reinserire nell’agenda politica della Commissione europea la cessazione del cambio stagionale dell’ora. Una pratica che “comporta rischi ben documentati per la salute, la sicurezza e il benessere generale”. Secondo i firmatari, diversi studi hanno dimostrato che il cambio dell’orologio può “aumentare il rischio di infarti e ictus”, ma anche “portare a un aumento degli incidenti stradali”.
Una battaglia che era stata già aperta e messa nel cassetto qualche anno fa: Kelly ricorda che nel 2018, in una consultazione pubblica indetta dall’esecutivo Ue a cui avevano risposto 4,6 milioni di cittadini europei, l’84 per cento degli intervistati aveva dichiarato chiaramente di non volere più il cambio dell’ora. La Commissione guidata da Jean-Claude Juncker aveva proposto allora una direttiva per l’interruzione del cambio stagionale, appoggiata a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo in una risoluzione del marzo 2019. “Da allora, tuttavia, i progressi si sono arenati”, denuncia la lettera. L’allora presidenza austriaca del Consiglio dell’Ue aveva infatti frenato gli entusiasmi, rimandando la questione non perché contraria nel merito, ma perché alcuni settori – in particolare i trasporti – avrebbero necessitato di tempo per un eventuale adeguamento.
I 67 eurodeputati citano altri due punti a favore della propria tesi. Il fatto che i vantaggi in termini di risparmio energetico che un tempo giustificavano questa pratica “sono in gran parte diminuiti nei tempi moderni e, di fatto, il cambio può addirittura comportare un aumento del consumo di energia nei mesi invernali”. E che l’abolizione dell’ora legale sarebbe tra l’altro “in linea” con l’impegno alla semplificazione dichiarato dal nuovo mandato di von der Leyen, “riducendo un onere inutile” per i cittadini. Tra i 67 firmatari, figura un solo italiano: Salvatore De Meo, eurodeputato del Partito Popolare europeo, eletto con Forza Italia.