Bruxelles – L’infrastruttura digitale è fondamentale per la crescita economica. Per questo motivo Telecom Italia (Tim) ha riunito un gruppo di politici e operatori del settore per parlare di competitività in Ue tramite investimenti innovativi nel settore delle comunicazioni, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Italia in Belgio Federica Favi. Per favorire un successo europeo, nella tavola rotonda organizzata, è stato centrale lo scambio delle migliori pratiche dell’industria delle telecomunicazioni, provenienti da vari paesi, come Carlos Baigorri, presidente dell’Autorità brasiliana per le telecomunicazioni (Anatel).
“Negli ultimi anni il settore delle telecomunicazioni sta affrontando un momento complesso e, come ho più volte ribadito, restare fermi non è una possibilità“, ha commentato Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim. Continua Labriola: “Negli ultimi mesi molti autorevoli osservatori, a cominciare da Mario Draghi con il suo rapporto sulla competitività in Europa, hanno preso atto del significativo gap che va colmato e della necessità di creare un contesto normativo e regolatorio “equo” che consenta a tutti gli attori in campo di giocare la partita sul mercato del digitale senza squilibri”.
Importanti i contributi, tra gli altri, di Pablo de Carvajal, consigliere generale e membro del consiglio di amministrazione di Telefónica, e di Adina Valean, membro del Parlamento europeo, sulla competitività e sul rapporto Draghi, menzionato anche da Labriola.
“La connettività è al centro delle nostre discussioni sulla competitività, un tema che è diventato il mantra di questo Parlamento e di questa Commissione europea”, ha commentato Valean. Ha proseguito così l’europarlamentare: “Se la competitività è il nostro obiettivo, dobbiamo riconoscere che infrastrutture solide sono un elemento fondamentale per il successo economico”.
Per il settore, ci si aspettano degli interventi concreti ed incisivi, considerando anche la necessità di agire in contrasto all’inattività e all’immobilismo del settore per poter restare competitivi nel mercato. Nel confronto con le istituzioni europee, la discussione si è spostata sull’analisi del ruolo dei politici europei per incrementare la crescita delle aziende di telecomunicazioni in Europa e i cambiamenti necessari, apprendendo anche dagli altri Stati.
Su questo argomento, arriva l’apporto di Baigorri di Anatel, per spiegare quali sono state le riforme chiave del settore delle telecomunicazioni in Brasile e per scambiare le best practices con l’Ue. Esempi sono la trasformazione del mercato brasiliano della telefonia mobile da quattro a tre operatori, come anche degli incentivi per investire sul 5G, tra cui la conversione degli investimenti in riduzioni di pagamento nelle regioni poco servite o anche l’estensione della durata delle licenze. Non solo, anche le attuali iniziative per riequilibrare la catena del valore di Internet e regolamentare le piattaforme digitali hanno trovato il loro spazio, essendo un argomento estremamente attuale anche in Ue.
“L’evento di oggi dimostra ancora una volta la profondità e l’importanza della cooperazione Ue-Brasile in materia di politica e investimenti digitali, ma soprattutto nel settore delle telecomunicazioni“, per Roberto Viola, direttore generale di Dg Connect presso la Commissione europea. Prosegue Viola: “l ruolo degli operatori di telecomunicazioni è fondamentale per una connettività robusta, resiliente, ad alte prestazioni e sicura, non solo all’interno dell’Europa, ma anche per i partner internazionali, favorendo un ambiente sicuro e affidabile per gli utenti, gli investitori e le imprese, e consentendo una crescita a lungo termine e una collaborazione a livello mondiale”.