Bruxelles – La campagna è partita oggi (7 febbraio) da poche ore, ed ha già raccolto 130.000 firme on line. “Oggi lanciamo una grande petizione europea per chiedere il divieto dell’aspartame nella nostra alimentazione, in collaborazione con la Lega francese contro il Cancro e l’ONG foodwatch”, annuncia ,l’associazione Yuka.
Le firme, che saranno inviate alla Commissione europea, sono in calce ad un testo che sostiene che “l’additivo artificiale aspartame è attualmente utilizzato in oltre 2.500 prodotti nell’Unione Europea. In un contesto di crescente consapevolezza pubblica sui rischi legati al consumo di bevande zuccherate, siamo costantemente esposti a pubblicità di popolari bevande ‘light’, ‘zero’ o ‘senza zucchero’ che contengono l’additivo alimentare aspartame come dolcificante”.
La normativa dell’Ue sugli additivi alimentari stabilisce che solo le sostanze che non presentano rischi per la salute possano essere autorizzate sul mercato. “A questo proposito – sostiene la petizione -, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), un organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha classificato l’aspartame come possibilmente cancerogeno per l’uomo, fornendo ulteriori dati a decenni di evidenze scientifiche sull’associazione tra questo additivo e rischi per la salute, tra cui malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alterazioni del microbioma”. Al contrario, la valutazione del rischio del Comitato congiunto Fao-Oms di esperti sugli additivi alimentari (Jecfa), che considera l’aspartame sicuro per il consumo, “presenta – sostengono i firmatari – significative lacune scientifiche. Nel frattempo, studi scientifici hanno sollevato interrogativi anche riguardo ai benefici dell’aspartame nel controllo del peso a lungo termine”.
La petizione chiede dunque “di adottare misure urgenti per vietare l’additivo aspartame (E951) negli alimenti e nelle bevande nell’Unione Europea. Il principio di precauzione, sancito dall’Articolo 191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e dalla legislazione generale in materia di alimenti (Regolamento n. 178/2002), è un principio chiave nell’Ue per tutelare la salute pubblica”. L’Articolo 114(3) del TFUE impone inoltre alla Commissione Europea di agire per la tutela della salute e dei consumatori basandosi sui dati scientifici più recenti. “In virtù di ciò, la Commissione Europea e tutti gli Stati Membri devono adottare un approccio proattivo e dare priorità alla salute dei cittadini, provvedendo al divieto immediato dell’aspartame”, conclude la petizione.