Bruxelles – A pochi giorni dalla vittoria dell’europeista Nicușor Dan alle elezioni presidenziali romene, il clima politico della Romania rischia di farsi di nuovo acceso. Il leader dell’estrema destra romena George Simion, uscito largamente sconfitto dalla corsa alla presidenza, ha annunciato ieri sera (20 maggio) di voler presentare un ricorso alla Corte costituzionale per annullare il risultato del ballottaggio presidenziale tenutosi domenica 18 maggio, che ha visto la vittoria di Dan con il 53,6 per cento dei voti contro il 46,4 per cento ottenuto da Simion.
George Simion, leader dell’Alleanza per l’unione dei romeni (Aur), non mostra alcuna prova, ma sostiene che il voto sia stato condizionato da interferenze esterne, analogamente a quanto avvenuto nelle elezioni del novembre 2024, annullate dalla Corte costituzionale per presunte ingerenze russe e violazioni del finanziamento della campagna elettorale. “Chiedo ufficialmente alla Corte costituzionale di annullare le elezioni presidenziali rumene di maggio 2025 per le stesse ragioni per cui sono state annullate le elezioni precedenti”, ha affermato Simion in una dichiarazione ai media locali. Simion ha avanzato inoltre accuse di brogli elettorali, sostenendo che vi siano state pratiche di compravendita di voti e frodi nell’affluenza dichiarata: “La volontà dei romeni in Bessarabia è stata comprata. Il 18 maggio hanno votato persone decedute, e nessun calcolo al mondo può mostrare che oltre 11,5 milioni di romeni abbiano votato”.
Il leader dell’Aur ha anche accusato Francia e Moldova di aver orchestrato un’interferenza nel processo elettorale, manipolando i media e gli algoritmi dei social media per influenzare l’opinione pubblica. Simion afferma di averne le prove, e ha inoltre citato un’affermazione del fondatore di Telegram, il russo Pavel Durov, secondo cui Parigi avrebbe chiesto di “silenziare le voci conservatrici” in Romania. Durov, in un post su X, si è detto pronto a testimoniare in favore di Simion
Nonostante abbia riconosciuto che le possibilità di successo del suo ricorso siano limitate, l’ultranazionalista ha dichiarato di voler fornire ai cittadini un modello per presentare ricorsi individuali, invitando “tutti i romeni di buona fede a chiedere l’annullamento di questa farsa“. La Corte, se arriverà effettivamente un ricorso formale, dovrà esaminare il ricorso presentato da Simion e decidere se vi siano elementi sufficienti per prenderlo in considerazione ed eventualmente decidere se annullare nuovamente le elezioni presidenziali.
I’m ready to come and testify if it helps Romanian democracy. https://t.co/lEq16uKg8b
— Pavel Durov (@durov) May 20, 2025