Bruxelles – Scambio ancor più regolare di informazioni, dialogo continuo e su un canale di comunicazione più aperto, e maggiore cooperazione tecnica: la Banca centrale europea e la Banca centrale della Cina (Banca popolare cinese) firmano il protocollo d’intesa che rilancia legami e collaborazione bilaterale, aggiornando il protocollo del 2008 che prevede, tra le altre cose, anche la possibilità di scambi di personale.
Il documento è stato siglato in occasione della visita a Pechino da parte della presidente della Bce, Christine Lagarde. Nell’ambito della visita, l’incontro con il governatore della Banca popolare cinese, Pan Gongsheng, ha portato alla sottoscrizione del nuovo memorandum di cooperazione nel campo delle banche centrali.
La cooperazione sino-europea tra banche centrali da una parte si colloca in continuità con un percorso di avvicinamento iniziato quasi venti anni fa e che ha già visto, nel 2013, l’accordo bilaterale di scambio in valuta locale (swap) allo scopo di sostenere le relazioni economiche e commerciali bilaterali. Una scelta, quella del 2013, volta a creare uno strumento di sicurezza per fornire supporto di liquidità allo scopo di promuovere l’ulteriore sviluppo del mercato finanziario cinese ed europeo.
Oggi (11 giugno), la firma del nuovo protocollo d’intesa va letto anche nel contesto di nuove e più imprevedibili relazioni euro-atlantiche. La presidente della Bce, Christine Lagarde, non fa alcun tipo di riferimento all’amministrazione Trump, la sua guerra commerciale e la sua inaffidabilità, limitandosi a sottolineare come il nuovo protocollo sia il “segno del nostro continuo dialogo con la Banca popolare cinese“. Parole che certificano un rinsaldamento delle relazioni con Pechino, partner certamente non semplice con cui trattare, in un momento in cui servono stabilità e certezze.