Bruxelles – Presto, gli oltre 4 milioni di rifugiati ucraini nei Paesi membri potrebbero chiamare, inviare SMS e utilizzare i propri dati mobili dai numeri di telefono nazionali senza costi aggiuntivi in tutta l’Ue. La Commissione europea ha proposto oggi (17 giugno) di integrare l’Ucraina nell’area di roaming dell’Unione a partire dal gennaio 2026. “Vogliamo che i cittadini ucraini possano rimanere in contatto con i propri cari in tutta l’Ue, così come nel loro paese d’origine”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
In pratica, ciò significa che i cittadini ucraini che si trovano in Ue – e viceversa – non pagheranno alcun costo aggiuntivo per il roaming. L’uso di tutti i servizi mobili, comprese le chiamate, gli SMS e i dati, sarà fatturato alle tariffe nazionali. L’accordo garantisce inoltre ai consumatori il diritto alla stessa qualità e velocità della rete mobile che hanno a casa e l’accesso gratuito ai servizi di emergenza. Il regime ‘Roam like at Home’ è valido in tutti i Paesi membri dell’Ue, più i tre dello Spazio economico europeo, Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
“Proponiamo che l’Ucraina entri a far parte della nostra famiglia del roaming. Ribadiamo ancora una volta il nostro impegno costante a fianco dell’Ucraina e dei suoi cittadini”, ha insistito von der Leyen. Nell’ottica della progressiva integrazione di Kiev, paese candidato all’adesione all’Ue, il roaming è il primo settore in cui Bruxelles estenderà il trattamento del mercato interno all’Ucraina.
L’accordo attualmente in vigore tra gli operatori di telecomunicazioni dell’Ue e dell’Ucraina sarà prorogato fino al 31 dicembre 2025. Ciò garantirà che i cittadini europei e ucraini possano continuare a beneficiare dei vantaggi dell’area di roaming comune fino a quando l’Ucraina non aderirà effettivamente all’area di roaming dell’Ue. La proposta è ora nelle mani del Consiglio dell’Ue per l’approvazione.