- L'Europa come non l'avete mai letta -
lunedì, 2 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Cronaca » La moglie di Dutroux in libertà vigilata in Italia?

    La moglie di Dutroux in libertà vigilata in Italia?

    Il tribunale belga le avrebbe concesso a Michelle Martin il permesso di un periodo di prova in una comunità religiosa in Toscana, vicino a Firenze

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    9 Gennaio 2014
    in Cronaca

    Il tribunale belga avrebbe concesso a Michelle Martin il permesso di un periodo di prova in una comunità religiosa in Toscana, vicino a Firenze

    Michelle Martin
    Michelle Martin

    Michelle Martin, l’ex moglie di Marc Dutroux vuole stabilirsi in Italia, In Toscana per la precisione. La notizia rimbalza oggi sulla stampa belga, dopo che il due gennaio scorso il Tribunale di applicazione delle Pene avrebbe concesso questa possibilità alla complice ora in libertà vigilata, del pedofilo pluriomicida che terrorizzò il Belgio negli anni ’90.

    Secondo il quotidiano Sudpresse, ripreso poi ed approfondito da tutta la stampa nazionale, Martin avrebbe per ora avuto il permesso di recarsi per sette giorni nella comunità “Cristo è la risposta”, una specie di camping proprio dietro il commissariato di polizia di Bagno a Ripoli, a quindici chilometri da Firenze. Questo viaggio sarebbe una sorta di periodo di “prova” nella nuova comunità, presso la quale Martin vorrebbe trasferirsi poiché le suore dalla quelli attualmente risiede a Malonne il prossimo anno si trasferiranno a Bruxelles e sembra che non vogliano portare con se l’ingombrante ospite.

    Martin era stata condannata a 30 anni di prigione e dal 28 agosto del 2012 è in libertà vigilata presso il convento delle monache Clarisse. Ancora non è nota la risposta delle autorità italiane, né se siano state ancora coinvolte.

    La Comunità Cristo è la risposta
    La Comunità Cristo è la risposta

    Il quotidiano Het Belang van Limburg ha parlato con il capo della Comunità, il pastore canadese Paul Schafer, che ha già dato il suo consenso: “Le persone devono avere una seconda possibilità – ha detto il religioso -, ma comprendo anche il risentimento delle vittime. Noi vogliamo darle serenità e un luogo dove riflettere”.

    Michelle Martin era rimasta a casa quando suo marito fu arrestato la prima volta. Avrebbe anche potuto non esserci, tanto Julie e Melissa erano prigioniere lì sotto, e andare da loro da sola a nutrirle poteva essere pericoloso. Meglio lasciarle sole. Meglio farle morire. Di fame. Una fine atroce. L’ultima tortura e la morte che potevano essere date a Marcinelle, in Belgio, dalla moglie e complice di Marc Dutroux.

    Michelle, condannata a 30 anni di prigione, dal 2012 è fuori, in libertà condizionale dopo neanche 15 anni di detenzione. Così prevede la legge belga, applicata dai magistrati di Mons con una decisione “inevitabile ma rivoltante”, come la definì la stampa locale. “Questa donna non ha più un posto nella società”, disse Jean-Denis Lejeune, il padre di Julie. Secondo la legge invece sì, la sua buona condotta in carcere ed il percorso di recupero lo dimostrano, e la donna poté ritirarsi in un convento.

    Martin, ex insegnante (compirà 54 anni il 15 gennaio), fu condannata nel 2004 per la complicità nei crimini commessi da Dutroux (dal quale ha divorziato nel 2003) tra il 1995 e il 1996. Tutti e due furono arrestati definitivamente nell’agosto del 1996 e lui fu condannato all’ergastolo, senza possibilità di sconto di pena. La collaborazione tra moglie e marito era totale, tanto che molte delle vittime furono rapite da lei. Poi, quando Marc abusava delle adolescenti e delle bambine Michèle soddisfava le voglie più perverse del marito, filmando le scene di violenza. Lo aiutò anche a costruire quella prigione nella loro casa vicino a Charleroi, dove Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di otto anni, furono murate vive e lasciate a morire nel dicembre del 1995, mentre tutto il mondo le cercava e i loro visi erano su ogni giornale.

    Il Belgio si rivoltò contro la decisione di liberare questa donna che, si dice, sia diventata “molto religiosa” in questi anni. Dovrà anche lavorare la Martin, così dispone la legge, “per contribuire ad indennizzare le famiglie delle vittime”. Il giorno prima della decisione definitiva dei magistrati (che già per quattro volte erano riusciti ad impedire la liberazione della “donna del mostro”) fu aperta una pagina su Facebook contro la liberazione, che in meno di 24 ore aveva raccolse 80.000 firme. “Dopo aver scrupolosamente esaminato il dossier ho stabilito che la procedura era stata seguita correttamente”, spiegò però Claude Michaux, il magistrato che prese la decisione e dispose la liberazione, “anche se ero contrario”. La legge è legge, va rispettata, qui in Belgio. In particolare dai magistrati, come da quel giudice istruttore che fu punito perché nel 1996, dopo aver liberato Laetitia, l’ultima vittima della coppia che finalmente fu arrestata, partecipò ad una cena per festeggiare lo scampato pericolo. Non era più imparziale, decisero i suoi superiori, e gli tolsero il caso.

    C’è chi avrebbe voluto buttare le chiavi della cella di Michelle Martin, ma anche chi, nei tanti forum aperti sulle pagine di internet in Belgio, si domanda se “bisogna cambiare la legge perché un detenuto è particolarmente odioso? No, la legge deve essere uguale per tutti, perché possa essere conosciuta e compresa. Altrimenti, a cosa serve?”.

    Tags: belgioDutrouxMichelle Martin

    Ti potrebbe piacere anche

    Cronaca

    Il Belgio si prepara per le emergenze: kit di salvataggio, Be-Alert e numeri di primo soccorso

    16 Dicembre 2024
    Un drone, tipico esempio di tecnologia a duplice uso, o 'duale', civile e militare [foto: archivio]
    Politica Estera

    Sospetto export di tecnologia a uso duale verso la Russia, 6 arresti in Europa

    5 Dicembre 2023
    (Immagine: Parlamento europeo)
    Notizie In Breve

    L’ex moglie (e complice) del pedofilo belga Dutroux sarà libera da venerdì

    24 Agosto 2022
    L'Ambasciatrice Elena Basile con il Re Filippo del Belgio
    Politica

    L’ambasciatrice Basile lascia Bruxelles, il saluto dei reali a Palazzo

    26 Marzo 2021
    Politica

    Catalogna, il Parlamento UE ha deciso: via l’immunità all’ex-presidente Puigdemont

    9 Marzo 2021
    Il tecnico dell'Union Saint-Gilloise, Felice Mazzù, con i giocatori in occasione del match con il Lierse poi vinto 3-1 [foto: Royal Union Saint.Gilloise, pagina Facebook]
    Sport

    Union Saint Gilloise, ancora 3 punti ed è serie A, 48 anni dopo. Bruxelles prepara la festa

    8 Marzo 2021

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione