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    Home » Economia » La Commissione propone 100 miliardi per pagare la cassa integrazione in Europa

    La Commissione propone 100 miliardi per pagare la cassa integrazione in Europa

    Fondi freschi che vuol trovare sul mercato da prestare agli Stati a interessi molto bassi per salvare i posti di lavoro delle aziende in crisi. Ma serve l'approvazione di governi e Parlamento europeo

    Lena Pavese di Lena Pavese
    2 Aprile 2020
    in Economia
    Ursula von der Leyen

    Ursula von der Leyen

    Bruxelles – Sono cento miliardi, come anticipato ieri, i soldi che la Commissione europea vuol trovare sul mercato, in sostanza con dei “bond” da essa emessi, per poi prestarli agli Stati membri al fine di finanziare le misure di ammortizzatori sociali che permettano alle aziende in crisi a causa dell’epidemia di non licenziare i propri dipendenti.

    La proposta, che dovrà essere approvata da governi e Parlamento europeo, è stata presentata oggi in una conferenza stampa dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale ha spiegato che mira “a tutelare il cuore pulsante dell’economia europea: la sua manodopera qualificata. Molte aziende non hanno alcuna entrata in questo periodo e se non facciamo nulla dovranno licenziare i propri dipendenti. E così quando si ripartirà, se non ci sarà a disposizione manodopera perderemo mercati”.

    L’obiettivo è dunque “mantenere le persone nel proprio posto” e per fare questo la Commissione, dopo aver trovato i soldi sul mercato, “erogherà prestiti agli Stati che ne hanno bisogno”. La quantità che von der Leyen promette è 100 miliardi “grazie – spiega – alle garanzie degli Stati membri per 25 miliardi. Questa è la solidarietà”, sottolinea.

    Rispondendo poi alle domane inviate in via telematica (prima della conferenza perché la Commissione è l’unica istituzione europea che si rifiuta di ricevere domande in diretta, e dunque un po’ generiche, ma questo è un altro problema) von der Leyen ha affermato che “l’atteggiamento che ho riscontrato nei Paesi membri su questa proposta è positivo”. Ora la prima tappa sarà all’Eurogruppo “e siamo fiduciosi in un’adozione tempestiva”.

    La Commissione, ha annunciato la presidente, ha anche modificato le condizioni di accesso ai Fondi strutturali “perché possono essere utili. Dunque ci sarà piena flessibilità alle regioni per l’accesso”.

    “Conto su Parlamento e Consiglio perché agiscano rapidamente”, ha insistito la presidente, ricordando che fino ad oggi a vario titolo da Stati e Commissione in Europa sono stai mobilitati “2.770 miliardi di euro, la risposta più grande mai data nella storia”.

    Poi c’è il futuro, e qui von der Leyen è tornata ad insistere sulla necessità di un Piano finanziario pluriennale (MFF) robusto, per il quale gli Stati smettano di scontrasi come fanno da mesi. “La ripresa a lungo termine richiederà molti sforzi. L’MFF è lo strumento più forte a nostra disposizione – ha ribadito la tedesca -. Il prossimo MFF come pilastro centrale dovrà contenere la nostra risposta alla crisi Corona”.

    “Il Bilancio europeo – ha sintetizzato – deve essere il Piano Marshall che tutti insieme prepariamo per i cittadini europei”.

    Per quanto riguarda la exit strategy dalle misure di contenimento di emergenza von der Leyen conferma quanto detto da Paolo Gentiloni: “Oggi è troppo presto per fare previsioni, ma dobbiamo prepararci ad un’apertura graduale a tempo debito. Ora è il tempo per pensarci”. La presidente immagina la preparazione di “una Road map per come procedere, perché i tempi saranno diversi per le diverse regioni a seconda delle necessità”.

    Tags: cassa integrazionecommissione europeacoronavirusdisoccupazioneursula von der leyen

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