- L'Europa come non l'avete mai letta -
giovedì, 29 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Migranti, Aula critica e divisa sulla proposta di nuovo patto

    Migranti, Aula critica e divisa sulla proposta di nuovo patto

    Ppe-Ecr-Id insieme su protezione frontiere esterne, Re-Verdi-Sinistra per meno muri e più gestione. Socialisti contrari all'idea di far pagare chi non prende. Sefcovic: "Vogliamo accordo entro fine mandato". Ma non appare semplice

    Emanuele Bonini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/emanuelebonini" target="_blank">emanuelebonini</a> di Emanuele Bonini emanuelebonini
    14 Giugno 2023
    in Politica
    migranti barca

    Bruxelles – La voglia di mettere ordine alla politica comune di gestione di flussi di migranti c’è, ma che si possa trovare un’intesa non è scontato. La proposta uscita dal Consiglio dell’Ue non sembra convincere l’Aula del Parlamento europeo, con gruppi divisi al proprio interno e dinamiche tipiche degli Stati membri che tendono a riproporsi anche nell’istituzione comunitaria che rappresentativa degli Stati non è, o almeno non dovrebbe. Eppure gli eletti in Polonia e Ungheria confermano l’intenzione di smontare il pacchetto chiuso, non senza difficoltà, dalla presidenza svedese di turno.

    “La Polonia ha già accolto tanti rifugiati ucraini”, taglia corto Patryk Jaki, dei conservatori (Ecr). Un modo per ribadire una volta di più che Varsavia non intende piegarsi ai diktat europei di farsi carico di richiedenti asilo. Un messaggio espresso anche dall’europarlamentare di Fidesz, Kinga Gal, contraria all’idea di dover pagare 20mila euro per ogni migrante non preso in carico. “Chi si rifiuta di prendere migranti saranno puniti e obbligati a pagare. L’Ue non impara dai suoi errori”.

    Voci critiche si levano anche dai banchi dei Verdi, ma per diversi motivi. Tineke Strik critica l’accordo raggiunto in Consiglio Ue. “I diritti umani non possono essere pagati”, dice a proposito dell’idea di far sborsare i 20mila euro per richiedente asilo. Per questo “dobbiamo rifiutare questo accordo tossico e assumerci finalmente la responsabilità”.

    Stesse riserve si registrano tra i socialisti (S&D). “Il principio dei soldi per migranti è disgustoso” critica Elisabetta Gualmini (Pd), contraria anche agli sforzi sulla cosiddetta ‘dimensione esterna‘ della questione migratoria. “I rimpatri sono diventati un’ossessione, sembra che l’unica cosa che conti davvero siano i respingimenti”. Va all’attacco anche della Commissione e della sua presidente, Ursula von der Leyen, in missione a Tunisi per cercare un accordo sui flussi. “La Tunisia è uno Stato autoritario”. La presidente del gruppo, Iratxe Garcia Perez, invece punta il dito sul Ppe: “Basta alimentare un sentimento anti-migranti”.

    Ma nei Popolari l’approccio sembra essere quello non tanto di una gestione di chi arriva, quanto di evitare gli arrivi. “Va protetta la dignità umana, il che vuol dire fermare il traffico illegale di esseri umani e proteggere le nostre frontiere esterne”, insiste Paulo Rangel, convinto che ci sia “la necessità di incoraggiare le persone a rimanere dove sono”. Se Tomas Tobe promette che come popolari “saremo costruttivi” nel dibattito, conferma che “la politica d’immigrazione che funziona” per il centro-destra europeo si traduce in “controllo delle frontiere esterne e meno migranti irregolari”.

    Una visione che crea una saldatura con Conservatori e sovranisti, della stessa idea. Sia Nicola Procaccini (FdI/Ecr), sia Marco Zanni (Lega/Id) puntano su più controllo delle frontiere esterne, “meno partenze per più sicurezza dei nostri cittadini”.

    Ragionamenti e interventi che provocano la levata di scudi di Verdi e Sinistra radicale. La green Terry Reintke censura quello che definisce “un dibattito tossico sull’immigrazione”. Non accetta la logica del “più muri, meno gente”. Come non la accetta il co-presidente de laSinistra. Martin Schirdewan vede “l’Unione europea che si comporta come Donald Trump”, un riferimento all’ex presidente degli Stati Uniti deciso a erigere un muro anti-migranti lungo il confine con il Messico.

    Dal dibattito, animato, sembra emergere un’alleanza Verdi-Sinistra-Liberali per una diversa concezione della politica migratoria e di asilo. Il primo vicepresidente di Renew Europe, Malik Azmani, pronuncia un vero e proprio atto d’accusa nei confronti di buona parte dell’Aula. “Qualcuno crede che l’immigrazione sia una questione di numeri, un questione tra ‘noi e loro’, qualche deputato se ne preoccupa per far crescere i sondaggi”. Ma, enfatizza, “l’immigrazione riguarda le persone”. Come Ue “dobbiamo fornire sostegno”. E, chiarisce, “l’immigrazione è gestibile”. Un invito a trovare un accordo, a farsi carico di quanti arrivano.

    Per questo la Commissione decide di accelerare e forzare la mano. C’è un punto di partenza che rappresenta un passo avanti su un dossier sempre delicato quanto divisivo. Maros Sefcovic, commissario per le relazioni inter-istituzionali, invita a “intensificare i negoziati”. E’ convinto che “gli Stati membri possono trovare un’ampia maggioranza qualificata” su un tema dove non è richiesta l’unanimità, aggirando così le resistenze di Polonia e Ungheria. “Vogliamo un accordo entro la fine del mandato”. Ma a giudicare dal dibattito in Aula, non è affatto scontato.

    Tags: immigrazioneMaros Sefcovicmigrantiparlamento europeosessione plenariaue

    Ti potrebbe piacere anche

    Ungheria Polonia
    Politica

    Polonia e Ungheria stanno cercando di sabotare l’accordo del Consiglio sui due file del Patto migrazione e asilo

    13 Giugno 2023
    Patto Migrazione e Asilo Migranti
    Politica

    L’intesa sul suono della sirena. Il Consiglio ha adottato la sua posizione su due file decisivi del Patto migrazione e asilo

    8 Giugno 2023
    migranti minori non accompagnati
    Cronaca

    A entrare in Europa ci sono anche (tanti) minori non accompagnati. E non sempre vengono tutelati

    24 Maggio 2023
    frontex mediterraneo
    Politica Estera

    È record di ingressi irregolari dal Mediterraneo centrale, già oltre 42 mila in quattro mesi. Calano le altre rotte

    15 Maggio 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Referendum

    Referendum, a Bruxelles disguidi per gli iscritti AIRE. Il Consolato: “Recarsi di persona per ritirare le schede”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    28 Maggio 2025

    Nella capitale belga si moltiplicano le segnalazioni di chi non ha ricevuto i plichi elettorali nella cassetta della posta. Per...

    Kaja Kallas

    L’Ue si dà una strategia per il Mar Nero, dopo tre anni di guerra in Ucraina

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    28 Maggio 2025

    L’esecutivo Ue ha annunciato una nuova iniziativa per proiettarsi come potenza geopolitica nella strategica regione che collega l’Europa all’Asia centrale....

    Frode ai danni dei fondi strutturali Ue, 39 indagati in Italia

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    28 Maggio 2025

    La procura europea (Eppo) sgomina un'associazione a delinquere aiutata da pubblici funzionari della Regione Campania e un agente della guardia...

    Cyber-attacco della Cina in Repubblica Ceca, l’Ue minaccia ritorsioni

    di Marco La Rocca
    28 Maggio 2025

    Il ministero degli esteri ceco nel mirino degli hacker di Pechino, Praga convoca l'ambasciatore cinese. L'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas:...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione