- L'Europa come non l'avete mai letta -
domenica, 1 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Net & Tech » Il Parlamento Ue dà l’ok definitivo allo storico diritto alla riparazione. A difesa di consumatori e ambiente

    Il Parlamento Ue dà l’ok definitivo allo storico diritto alla riparazione. A difesa di consumatori e ambiente

    Gli eurodeputati hanno approvato in plenaria a larghissima maggioranza il testo negoziato con i co-legislatori del Consiglio, che prevede l'estensione di un anno del periodo di garanzia legale per i prodotti riparati e l'accesso per riparatori e utenti finali a tutti i pezzi di ricambio, informazioni e strumenti "a un costo ragionevole"

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    23 Aprile 2024
    in Net & Tech
    riparazione smartphone

    Bruxelles – Ora il diritto alla riparazione è una realtà. Con 584 voti a favore, 3 contrari e 14 astenuti, la sessione plenaria del Parlamento Europeo ha dato il via libera al diritto alla riparazione dei prodotti al posto della sostituzione. Un’approvazione a larghissima maggioranza dell’esito dei triloghi con i co-legislatori del Consiglio dell’Ue, per mettere a terra la nuova direttiva prima del termine della legislatura. “La nostra generazione ha dovuto affrontare la più grande sfida, ovvero arrestare il cambiamento climatico”, aveva esortato nel corso del dibattito di ieri sera (22 aprile) il relatore René Repasi (S&D), sottolineando che “dobbiamo continuare a raccogliere questa sfida, anche per quanto riguarda i prodotti che durano sempre meno, mentre noi sprechiamo preziose materie prime”.

    Diritto alla riparazioneLa nuova direttiva si concentra su due direttrici: spingere sulla riparazione nei due anni di garanzia legale con opzioni “più facili ed economiche” e tutelare i consumatori anche oltre il periodo di vincolo per produttori e venditori “per qualsiasi difetto che possa verificarsi”. La riparazione sarà promossa durante e oltre il periodo di garanzia legale di due anni: i venditori saranno tenuti a offrire la riparazione gratuita entro il periodo di garanzia legale – tranne quando questa risulti più costosa della sostituzione – mentre i consumatori dovrebbero ricevere incentivi per non scegliere la sostituzione entro il periodo di responsabilità. Tra le leve del diritto alla riparazione compaiono voucher, fondi nazionali e l’estensione della garanzia legale di un anno per i prodotti riparati.

    Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie per uso domestico, apparecchi di refrigerazione, display elettronici, apparecchiature di saldatura, aspirapolvere, server e archiviazione dati. Su tutti questi beni di consumo i produttori saranno obbligati a intervenire per 5/10 anni dall’acquisto, in base alla tipologia del prodotto e ai requisiti di riparabilità: miglioramento della facilità di smontaggio, accesso ai pezzi di ricambio e informazioni sulla riparazione. Telefoni cellulari, telefoni cordless e tablet saranno inclusi nell’elenco una volta adottati i rispettivi requisiti di riparabilità per la progettazione ecocompatibile. Nessuna modifica dell’estensione della garanzia legale di 2 anni, perché – secondo quanto spiegano funzionari Ue – i consumatori sarebbero stati spinti altrimenti a sostituire “ancora di più”. Nel primo arco temporale ‘tutelato’ dopo l’acquisto, il diritto alla riparazione si espliciterebbe con l’obbligo per i venditori a offrire sempre la possibilità di mettere mano al prodotto difettoso o usurato, a meno che la riparazione non sia più costosa della sostituzione. Una volta scaduta la garanzia legale (quando venditori e produttori non hanno più vincoli nei confronti dei consumatori) si applicherebbe una serie di strumenti per estendere temporalmente il diritto alla riparazione.

    diritto alla riparazione smartphonePer i prodotti “tecnicamente riparabili” secondo i requisiti Ue, potrà essere richiesto l’intervento sia in caso di difetto sia in caso usura, garantendo che i consumatori abbiano sempre qualcuno a cui rivolgersi. Sarà anche sviluppato uno standard europeo di qualità di durata e disponibilità per i servizi di riparazione, agevolando con una lista l’identificazione di chi è impegnato a garantire uno standard minimo comune. È previsto anche l’obbligo per i produttori di informare i consumatori sui prodotti che sono obbligati a riparare da soli e una piattaforma di abbinamento online per mettere in contatto tutti i livelli della catena di valore di prodotti ricondizionati, con la possibilità di effettuare ricerche per località e standard di qualità. Come ultima leva del diritto alla riparazione è previsto un modulo informativo europeo per le riparazioni, per rendere trasparenti le condizioni e i prezzi e per facilitare il confronto tra le offerte.

    Le riparazioni dovranno essere effettuate in un arco di tempo “ragionevole” e i produttori dovranno essere in grado di offrire dispositivi sostitutivi in ​​prestito ai consumatori (o ricondizionati, in caso di prodotti non riparabili). Riparatori e utenti finali avranno accesso a tutti i pezzi di ricambio, le informazioni e gli strumenti a un costo ragionevole “per tutta la durata di vita di un prodotto”, al fine di stimolare la concorrenza, ridurre i costi di riparazione e offrire ai consumatori una scelta più ampia. Grazie a piattaforme online nazionali i consumatori potranno trovare non solo riparatori locali e venditori di beni ricondizionati, ma anche una panoramica delle condizioni di riparazione di ciascun dispositivo (come prezzo massimo e tempo necessario) per confrontare diverse offerte.

    René Repasi Diritto alla riparazione
    Il relatore per il Parlamento Europeo sulla direttiva per il diritto alla riparazione, René Repasi (S&D)

    Secondo gli obiettivi del Green Deal, meno prodotti scartati significa meno rifiuti, meno materiali necessari per produrre nuovi beni e meno emissioni di gas serra nel processo di produzione e vendita. Portata sul piano del risparmio, la nuova direttiva Ue sul diritto alla riparazione si dovrebbe tradurre in 18,5 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra, 1,8 milioni di tonnellate di risorse e 3 milioni di tonnellate di rifiuti risparmiate nell’arco di 15 anni. Ma è atteso anche un sostanziale risparmio economico: 15,6 miliardi di euro nei prossimi 15 anni per venditori e produttori, per i consumatori questo dato dovrebbe raggiungere i 176,5 miliardi di euro nello stesso arco temporale, mentre la crescita e gli investimenti nel settore delle riparazioni aumenteranno di 4,8 miliardi di euro.

    Tags: diritto riparazioneparlamento europeoriparazione

    Ti potrebbe piacere anche

    Spitzenkandidaten Parlamento Ue
    Politica

    Imballaggi, Pac, ecodesign, rider. Il ricco menù dell’ultima plenaria del Parlamento Ue prima delle elezioni

    19 Aprile 2024
    riparazione
    Economia

    Pezzi di ricambio a prezzi ragionevoli per artigiani e Pmi: c’è l’accordo Ue per rafforzare il diritto alla riparazione

    2 Febbraio 2024
    Diritto alla riparazione
    Net & Tech

    Incentivi contro la sostituzione ed estensione delle garanzie. Il semaforo verde del Parlamento Ue al diritto alla riparazione

    21 Novembre 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione