- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 6 Dicembre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Editoriali » Perché è ingiusto parlare di “fiducia persa” in Europa

    Perché è ingiusto parlare di “fiducia persa” in Europa

    Lorenzo Robustelli</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LRobustelli" target="_blank">@LRobustelli</a> di Lorenzo Robustelli @LRobustelli
    12 Luglio 2015
    in Editoriali
    fiducia

    Wolfgang Schaueble

    Dopo sette anni di crisi, cinque di negoziati sulla Grecia, l’Europa è messa in croce. Errori del passato e del presente hanno infilato l’Unione in un cul de sac dal quale è obiettivamente difficile venire fuori a questo punto. Alcuni creditori, la Germania, la Finlandia dicono di aver perso ogni fiducia nella Grecia che ha fatto pochissimi passi avanti sul fronte delle riforme. Ma la stessa cosa la dicono i greci a proposito dei creditori, che in cinque anni non sono riusciti a mettere a punto un piano diverso da quello dell’austerità, miseramente fallito sia con i governi socialisti, che popolari e per ora anche con quello di sinistra.

    La frattura riguarda oramai anche i grandi Paesi, che sono schierati, evidentemente su fronti diversi: Germani, Spagna e Polonia tra i falchi, Francia, Italia e anche Gran Bretagna (fuori dall’euro ma grande piazza finanziaria) tra le colombe, se è possibile fare una distinzione così, senza i toni del grigio, e per tacer dei “piccoli”. A questo punto spingere per una Grexit vuol dire lavorare contro la Parigi, Roma e Londra, e questo è un elemento a favore di Atene: una sua uscita spaccherebbe l’Europa politica prima ancora che monetaria, e i risultati sarebbero probabilmente ingestibili da parte di una classe politica che, mediamente, si è mostrata così modesta.

    E’ vero, la Grecia in questi anni non ha mostrato di saper reagire istituzionalmente in maniera vigorosa alla crisi, non ha fatto ancora molto per riformare il suo sbrindellato sistema amministrativo e politico. Il governo di Alexis Tsipras ha messo insieme qualche modesto intervento soprattutto per recuperare qualche soldo dall’evasione fiscale (hanno firmato un accordo con la Svizzera in questo senso), ma insomma, grandi novità non si sono ancora viste. E’ anche vero che governa da meno di sei mesi e che un po’ di tempo è necessario. E’ anche vero che il referendum che, a quanto si dice a Bruxelles, ha improvvisamente rotto un tavolo che sembrava procedere ha fatto arrabbiare molti, ma scossoni come questi in un negoziato sono normali.

    Però dire che manca la “fiducia” è una mossa politicamente ingiusta, perché dimostra che si preferirebbe un governo diverso (come se quelli prima di Tsipas avessero portato a casa qualche risultato significativo), e perché alimenta le tensioni tra i cittadini europei. In questo momento i leader europei dovrebbero fare di tutto per tenere insieme i cittadini e il progetto europeo, non surriscaldare gli animi e favorire le tensioni. In questo momento i leader europei dovrebbero pretendere da Atene un immediato e dettagliato piano calendarizzato delle riforme che intende fare, e Tsipras ci si deve impegnare. L’obiettivo deve essere salvare la moneta unica dimostrandone la forza e la capacità di reazione, per il bene di tutti i cittadini. Se domani le Borse europee dovessero crollare, gli spread salire, con loro salirebbero i tassi dei mutui, diminuirebbero gli investimenti pubblici, si metterebbero in difficoltà i sistemi pensionistici. Si farebbe il male dei cittadini europei sul piano economico e ancor più morale. Si alimenterebbero le tensioni, i cittadini di Sud e Nord, ma anche di Est e Sud, di Ovest e Centro avrebbero tanti nuovi motivi per maledirsi, come fanno ora tanti tedeschi nei confronti dei greci e viceversa.

    Ci vuole ora un sussulto neanche di dignità o di visione strategica, ma di semplice realismo, con il quale ad esempio ci si renda conto che se salvare la Grecia e con lei la moneta unica è molto più importante che mettere a rischio la coalizione di governo finlandese. Il populismo non lo si ferma con atti populisti, ma con durature soluzioni ai problemi: come si dice, un vero statista non guarda alle prossime elezioni, ma al mondo che consegnerà ai suoi figli.

    Tags: eurogruppofiduciagreciaschauebleTsipras

    Ti potrebbe piacere anche

    Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe [Lussemburgo, 19 giugno 2025. Foto: European Council]
    Economia

    L’irlandese Paschal Donohoe lascia la presidenza dell’Eurogruppo

    18 Novembre 2025
    [foto: imagoeconomica]
    Economia

    Stablecoin, terre rare e IA, le sfide che impongono un aggiornamento delle strategie UE

    10 Novembre 2025
    Cronaca

    Gli europei perdono fiducia nel futuro dell’UE, e gli italiani ancora di più

    7 Novembre 2025
    Economia

    La Francia diventa sorvegliata speciale dell’Eurogruppo

    17 Settembre 2025
    Biciclette
    Economia

    Biciclette elettriche cinesi importate in Ue evadendo i dazi. Sei persone incriminate dall’EPPO

    16 Settembre 2025
    Il risultato del voto al Strasburgo sulla mozione di censua alla Commissione von der Leyen II (Foto: Emanuele Bonini)
    Editoriali

    L’Aventino del centrosinistra europeo, e l’estrema destra che “divorerà” il Ppe

    10 Luglio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    (Photo by ANDREW CABALLERO-REYNOLDS / AFP)

    Gli USA vogliono “coltivare la resistenza” al declino dell’Europa. Da Bruxelles no comment

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    5 Dicembre 2025

    La Strategia di sicurezza nazionale delineata dall'amministrazione Trump è uno schiaffo all'Europa, che rischia la "scomparsa della civiltà" a causa...

    Un operaio anziano [foto: Carlo Carino/imagoeconomica via IA]

    Gli italiani a Meloni: “‘No’ all’aumento dell’età pensionabile”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    5 Dicembre 2025

    L'ultimo sondaggio Eurobarometro vede una chiara contrarietà a lavorare di più. La maggioranza invitata a riformare lavoro e sanità, potenziando...

    (Photo by Gints Ivuskans / AFP)

    ICE ascolta l’Europa: “La nuova policy e le nuove procedure di procurement della NATO”

    di Redazione eunewsit
    5 Dicembre 2025

    Per il direttore dell'Ufficio di Bruxelles, Tindaro Paganini, "è essenziale che le aziende italiane conoscano alla perfezione" le nuove procedure...

    Il futuro premier ceco e leader di Ano, Andrej Babiš (foto: via Imagoeconomica)

    Repubblica Ceca: Andrej Babiš risolve il suo conflitto d’interessi, non è più “Babisconi”

    di Enrico Pascarella
    5 Dicembre 2025

    Il futuro primo ministro ha annunciato che si libererà delle partecipazioni nella sua multinazionale Agrofert. Il 100 per cento delle...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione