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Niente Istituto di Cultura, il Pd si autotassa per accogliere Renzi

Niente Istituto di Cultura, il Pd si autotassa per accogliere Renzi

RenziI militanti del Pd di Bruxelles sono in fermento. Il prossimo 18 febbraio Mattero Renzi sarà nella capitale belga per firmare la domanda di adesione dl Partito socialista europeo. Un passo importante per la politica dei democratici e per tutta la sinistra europea, con aspetti però anche pratici da gestire. Dove il segretario potrà incontrare iscritti, militanti e curiosi?

All’Istituto di cultura italiano la direttrice Federiga Bindi aveva offerto uno spazio, il teatro, anche perché dopo essere stata inviata a Bruxelles da Franco Frattini ed essere stata una quasi candidata di Mario Monti alle politiche (le avevano offerto in posto numero 7 alla Camera a Firenze), si era avvicinata al neo segretario, che poi aveva abbandonato ma successivamente forse si è di nuovo nuovo interessata al giovane leader.

Ma dal Pd hanno risposto “no, grazie”. Un incontro schiettamente politico ha poco a che fare con un Istituto di cultura, e non ha aiutato poi neanche il fatto che la direttrice ha un contrasto aperto con un ministro del governo che Renzi sostiene, come ha spiegato di recente una nota della Farnesina: “Il rapporto di fiducia con il Ministero degli Esteri è venuto meno anche a seguito delle risultanze di un’indagine ispettiva svolta congiuntamente dai Ministeri degli Esteri e dell`Economia e delle contestazioni mosse dagli stessi ispettori nei confronti della Direttrice a fronte delle gravi irregolarità amministrativo-contabili”.

Molti nel Pd non hanno dunque ritenuto opportuno accettare l’offerta e hanno avviato una autotassazione tra iscritti e militanti per affittare uno spazio adatto ad accogliere, come si aspettano, almeno qualche centinaio di persone.

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