Le normative comuni sui trasporti prevedono che le compagnie aeree europee devono essere possedute in maggioranza da Stati o società dell’Unione
Alitalia deve restare sotto il controllo di uno stato o di un’azienda dell’Unione europea. La Commissione europea lo ha ricordato al governo di Roma con una lettera dello scorso febbraio, della quale si è avuta notizia oggi a Bruxelles.
La Commissione segue con attenzione l’evoluzione dei negoziati tra Alitalia e Etihad nell’ottica dell’ingresso della compagnia degli Emirati Arabi Uniti nel capitale della società italiana. Lo fa perché le norme europee Antitrust del settore del trasporto aereo prevedono che il controllo effettivo sulle compagnie debba restare ai governi o a società dell’Unione. Sotto la lente d’ingrandimento non c’è solo il caso Alitalia, Bruxelles sta esaminando le partecipazioni di vari gruppi extra-Ue in compagnie aeree europee. In particolare sono sotto esame la partecipazione di Etihad in Air Berlin, la quota di Delta Air Lines in Virgin Atlantic, la quota dei cinesi di HNCA in Cargolux del Lussembugo, e la partecipazione di Korean Air nella compagnia di bandiera ceca Czech Airlines.
“La Commissione ha chiesto agli stati membri dove le compagnie sono registrate dettagli su come questi investimenti rispettino le regole europee in materia di proprietà e controllo delle compagnie aeree”, spiega una fonte della Commissione, ricordando che le regole Ue prevedono che una quota superiore al 50% di ogni compagnia aerea europea debba essere in capo a stati o aziende Ue, che devono dimostrare di avere un reale controllo sulla compagnia.