Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi hanno vinto il Premio Nobel per la Pace. Una scelta che “rende omaggio al diritto insindacabile all’istruzione per tutti i bambini, la parità di diritti per le donne e la lotta importante contro la loro oppressione”, e “invia un messaggio forte a coloro che cercano di mettere sotto accusa il diritto fondamentale all’istruzione, con violenza, repressione e minacce vigliacche”. È stato questo il commento dei Presidenti di Commissione e Consiglio, José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy.
Satyarthi è un attivista indiano impegnato dagli anni ’90 nella lotta contro il lavoro minorile con la sua organizzazione Bachpan Bachao Andolan. La giovane pakistana Malala è diventata un simbolo per essersi opposta al regime talebano nella valle dello Swat, dove alle ragazze è vietato frequentare la scuola. Lo scorso anno il Parlamento euopeo la premiò con il Sakharov, il riconoscimento per la libertà di pensiero.