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Sefcovic, diplomazia coerente per la politica energetica Ue

Sefcovic, diplomazia coerente per la politica energetica Ue

In vista della Conferenza sul clima di Parigi 2015, l’Ue cercherà di realizzare i target clima energia 2030, e gestire il problema del gas russo

Se l’Unione Europea vuole giungere ai tavoli negoziali di Parigi 2015 da una posizione di forza, è necessario che inizi a perseguire una diplomazia energetica coerente rispetto agli obiettivi clima energia 2030. “Per la conferenza sul Clima di Parigi vogliamo arrivare preparati e con una posizione negoziale forte, pronti a dimostrare i risultati che sono stati già raggiungi”, ha dichiarato il commissario Ue per l’Unione energetica, Maros Sefcovic, nel corso dell’audizione con la commissione industria del Parlamento Ue. Un passo in tale direzione vuole essere “l’impegno con il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) e con Mogherini per far partire una diplomazia energetica coerente”.

In quest’ottica ritorna in primo piano l’urgenza di trovare una soluzione su come gestire i rapporti con Mosca in materia di fornitura di gas. Come evidenziato da Sefcovic, si tratta di “affrontare un partner difficile che non scomparirà dall’oggi al domani”. Su questo fronte si aprono due problemi. Innanzitutto, come evidenziato dal partito popolare  (Ppe), “le varie compagnie dei paesi membri hanno aperto un dialogo con la Russia” ed “intrattengono accordi riservati”. Di conseguenza, si pone il problema di come riuscire a far emergere una singola voce all’interno dell’Ue. Per questo motivo è importante sviluppare un approccio olistico, che consenta di “lavorare su tutte le dimensioni: diversificare non solo le forniture di gas, ma anche le consegne”. Un secondo problema, di natura logistica, riguarda invece la difficoltà nel trovare alternative al passaggio del gas dall’Ucraina. “Mancano le infrastrutture per permettere al gas di passare dal confine turco. A tutt’oggi non c’è nessun progetto economicamente fattibile per chiudere il transito ucraino”, ha sottolineato Sefcovic.

Nonostante le difficoltà che l’Ue si trova ad affrontare, secondo il commissario “è possibile trovare un accordo vincolante a Parigi (dove i lavori saranno dal trenta novembre all’undici dicembre). Nel frattempo bisognerà attendere febbraio per assistere alla presentazione della roadmap che scandirà le tappe del percorso che porterà all’Unione energetica europea, e definirà la posizione negoziale dell’Ue a Parigi.

 

 

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