Le conseguenze di una Brexit sull’Unione
Si parla quasi sempre di cosa succederebbe nel Regno Unito nel caso vincesse il fronte dei Brexiteers: ma cosa accadrebbe in UE? La London School of Economics prova a delineare le conseguenze geopolitiche di un’uscita dell’UK dall’UE – e il quadro che ne risulta è abbastanza preoccupante per tutti. Brace yourselves, guys.
Il futuro dell’UE ha bisogno di scetticismo
In un editoriale del Guardian si riprende un discorso fatto da Tusk, nel quale il Presidente dello European Council ha affermato che l’Unione deve distaccarsi dai “sogni utopistici” dei fondatori di dissoluzione dei confini nazionali. Gli Stati Membri dell’UE devono concentrare i loro sforzi nel cooperare per affrontare i problemi più pressanti e immediati: l’architettura dell’eurozona e la sicurezza dei confini UE. Per tutto ciò è necessario anche l’approccio scettico dei britannici, per conferire maggiore pragmatismo a desideri comprensibili ma troppo spesso talmente utopici da non poter essere implementati.
A Grenoble, per riprendere gli studi anche da migranti
L’Università di Grenoble-Alpes ha inserito in curriculum un diploma universitario di Langue et Civilisation Française, che permetterà ai migranti di riprendere a studiare anche appena arrivati in Francia e non conoscendo la lingua: i corsi inizieranno in arabo o in inglese e verranno poi proseguiti in francese e inglese, dando tempo per imparare la lingua agli studenti ma consentendo loro di non perdere i passi fatti nella loro istruzione. I corsi vanno da informatica a comunicazione a letteratura inglese fino alla microbiologia…tutti bi-trilingue, per non lasciare indietro nessuno.
La Libia e i migranti
Secondo i dati di Frontex, ripresi da un editoriale di El País, il traffico di migranti provenienti dalla Libia è aumentato considerevolmente, dato che i trafficanti trovano terreno fertile in un paese dal governo così debole ed assente: il milione di rifugiati approdati sulle coste italiane e greche nel 2015 ha significato un giro di affari superiore ai 4.000 milioni di euro – poi in parte convertiti in traffico di droga o armi. Ciò che accade in Libia è preoccupante e, vista la situazione attuale, sembra non poter far altro che peggiorare – e di riflesso peggiorerà le cose anche per l’UE.
L’Austria e i migranti
Sebastian Kurz, Ministro degli Esteri austriaco appartenente all’ÖVP, ha proposto in un’intervista al Die Presse che i migranti in viaggio verso l’Europa vengano bloccati e portati su delle isole: “Non è un caso che gli Stati Uniti abbiano portato i migranti a Ellis Island, un’isola, prima di decidere chi poteva raggiungere la terraferma”. No comment needed.
Le prime pagine (goodbye, Ali)