Bruxelles – I whistleblowers, le talpe, che rendono note informazioni nell’interesse pubblico giocano un ruolo cruciale nel sostenere le democrazie e devono quindi essere protette meglio da persecuzioni, rappresaglie e minacce. E’ questa la posizione sostenuta dagli europarlamentari che si sono confrontati sul tema della protezione degli informatori, mercoledì 6 luglio, durante un dibattito in plenaria con il commissario Ue al lavoro, Jyrki Katainen.
La riflessione sulla protezione delle talpe è tornata al centro del dibattito europeo dopo le condanne della Corte di Lussemburgo nei confronti delle due talpe Antoine Deltour and Raphaël Halet, che hanno rivelato i rapporti privilegiati tra alcune multinazionali, come Apple e Google, e le autorità lussemburghesi per pagare meno tasse spostando grandi quantità di denaro.
Ora, a 18 mesi dal caso LuxLeaks, il Parlamento europeo ha approvato una serie di raccomandazioni presentate dalla Commissione d’inchiesta parlamentare nata subito dopo lo scandalo, per combattere l’elusione fiscale. Tra le misure chieste dagli eurodeputati, anche quelle per salvaguardare chi rivela informazioni riservate nell’interesse pubblico. L’Aula chiede inoltre: un elenco dei paradisi fiscali, sanzioni per giurisdizioni non cooperative, sanzioni contro le banche, studi legali e consulenti fiscali che lavorano per queste giurisdizioni non cooperative, una legge vincolante per proibire l’uso improprio del “patent box”, cioè un regime opzionale di tassazione sui redditi derivanti dall’utilizzo diretto dei brevetti.
“Stiamo mandando un messaggio chiaro ai nostri cittadini”: ha dichiarato Jeppe Kofod, coautore delle raccomandazioni al Parlamento europeo, del gruppo dei Socialisti e Democratici. “Gli scandali LuxLeaks e Panama Papers non passeranno senza una risposta e l’industria dell’elusione fiscale non potrà continuare a fare i suoi affari come prima, ha aggiunto l’eurodeputato, Con questo nuovo rapporto l’Unione europea adesso ha una roadmap chiara da seguire per porre fine a pratiche fiscali dannose e rafforzare la giustizia fiscale”.
Il caso LuxLeaks ha spinto il Parlamento ad affrontare una questione spinosa su cui ancora non esiste una chiara legislazione che tuteli le persone che rivelano informazioni inerenti ad attività illegali o immorali che si verificano in settori pubblici o privati. “Le talpe sono importanti nella lotta alla corruzione e all’elusione fiscale, e anche per rafforzare le norme di legge europee”, ha spiegato il commissario Katainen, secondo cui “abbiamo bisogno di una chiara struttura legale per proteggerli ed è per questa ragione che la Commissione ha fatto i primi passi verso una legislazione specifica”.
Secondo la Sinistra Unita Gue, parlando di LuxLeaks, non si può dimenticare che all’epoca dei fatti, l’attuale presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, era presidente del Granducato. Per questo “il signor Juncker non è adatto a essere a capo della Commissione, perché lui è il padrino di questo cartello di elusione fiscale”, attacca l’eurodeputato della Gue, Fabio De Masi.