Bruxelles – L’Ecuador da oggi parteciperà all’accordo di libero scambio dell’Unione europea con la Colombia e il Perù. La commissaria Ue per il commercio, Cecilia Malmström, ha firmato il protocollo di adesione. Per l’entrata in vigore provvisoria dell’accordo bisognerà attendere il via libera del Parlamento Ue. L’obiettivo è quello di potere applicare l’accordo, in via provvisoria, a partire dal 1 gennaio 2017.
La commissaria ha definito l’accordo “una pietra miliare nelle relazioni tra Ecuador e Ue” e “un trampolino per le imprese europee e uno stimolo alle riforme in Ecuador”, in virtù del fatto che, secondo Malmström, questo patto “definisce il corretto quadro giuridico per incrementare il commercio e gli investimenti di entrambe le parti”. Ha inoltre sottolineato l’urgenza che “entri in vigore rapidamente” così da permettere “che gli esportatori, i lavoratori e i cittadini possano iniziare a sfruttarne i vantaggi”.
Grazie a questo partenariato commerciale verranno eliminati gradualmente (in funzione delle esigenze di sviluppo dell’Ecuador) nel corso di 17 anni tutti i dazi per i prodotti industriali e delle pesca (all’entrata in vigore dell’accordo, l’Ue liberalizzerà quasi il 95 % delle linee tariffarie e l’Ecuador circa il 60 %), sarà aumentato l’accesso al mercato per i prodotti agricoli e verrà migliorato l’accesso agli appalti pubblici e ai servizi, gli ostacoli tecnici al commercio saranno minori.
L’accordo, grazie a un garantito accesso facilitato sul mercato europeo per i propri prodotti d’esportazione, dovrebbe portare lo stato latinoamericano a registrare un importante impatto sul Pil, mentre l’Ue potrà beneficiare di un maggiore accesso sul mercato per i propri prodotti agricoli, per automobili e macchinari. Questo patto, inoltre, prevede anche l’impegno, da parte dell’Ecuador, di adeguarsi agli standard internazionali in materia di diritti dei lavoratori e di tutela ambientale (cosa che sarà monitorata attraverso la misurazione della partecipazione civile).
Secondo Malmström “Dobbiamo aumentare i nostri scambi commerciali perché il commercio è un fattore chiave per la crescita e la creazione di posti di lavoro nell’Ue, ma anche per una economia come quella dell’Ecuador che punta sempre più a diversificarsi e a integrarsi nelle catene di valore globali.”
Al fine di favorire l’integrazione regionale, infine, è stata lasciata aperta alla Bolivia la possibilità di aderire all’accordo.