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Geoblocking e prezzi non competitivi, indagini Antitrust Ue su elettronica, hotel e videogame

Geoblocking e prezzi non competitivi, indagini Antitrust Ue su elettronica, hotel e videogame

La Commissione europea vuole capire se gli accordi firmati da alcune aziende e le pratiche portate avanti da altre non abbiano ingiustamente discriminato alcuni consumatori europei in base alla loro nazionalità o luogo di residenza

Bruxelles – Asus, Denon & Marantz, Philips e Pioneer, ma anche Valve Corporation, Bandai Namco, Capcom, Focus Home, Koch Media, ZeniMax, Kuoni, Rewe, Thomas Cook, Tui e Melia Hotels. Sono le aziende finite nel mirino della Commissione europea perché sospettate di aver violato la normativa Ue nel campo del commercio online. L’Antitrust ha deciso di aprire tre indagini diverse per capire se le imprese chiamate in causa abbiano impedito ai consumatori di “godere della scelta transfrontaliera” rendendoli capaci di comprare apparecchi elettronici (elettrodomestici, notebook, prodotti hi-fi, etc.), videogame e prenotazioni in hotel a prezzi competitivi. “Stiamo indagando se queste aziende abbiano infranto le regole Ue sulla concorrenza limitando ingiustamente i prezzi al dettaglio o escludendo alcuni consumatori da alcune offerte a causa della loro nazionalità o posizione geografica”, ha chiarito la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager.

Per le apparecchiature elettroniche (Asus, Denon & Marantz, Philips e Pioneer), il sospetto di Bruxelles è che l’effetto delle restrizioni sui prezzi possa essere stato persino “aggravato” dall’abitudine di molti venditori online di usare software che adattano automaticamente i prezzi dei beni in base a quelli dei principali concorrenti.

Nel campo dei videogame, la Commissione sta analizzando gli accordi bilaterali fra Valve Corporation (proprietaria della piattaforma di distribuzione Steam) e i 5 produttori Bandai Namco, Capcom, Focus Home, Koch Media e ZeniMax. In particolare, l’Antitrust vuole verificare se l’inserimento di un codice per confermare che la copia del videogame acquistata non sia piratata possa essere legato a pratiche discriminatorie di geoblocking.

Per quanto riguarda gli hotel, Bruxelles ha fatto partire l’indagine a seguito di diverse segnalazioni da parte dei consumatori. La lente Ue è sugli accordi firmati da alcuni dei maggiori tour operator europei (Kuoni, Rewe, Thomas Cook, Tui) con gli alberghi della catena Melia Hotels, che potrebbero aver impedito ai cittadini di determinati stati membri di accedere ai prezzi migliori offerti dalle strutture.