Bruxelles – Brutte notizie per l’Italia. In un mese, tra gennaio e febbraio di quest’anno, la disoccupazione giovanile è aumentata dello 0,3%, passando dal 32,5% al 32,8%. Un dato che in termini assoluti si traduce in 507mila under 25 senza lavoro, con un incremento di duemila unità in un solo mese. E’ quanto emerge dai dati Eurostat pubblicati oggi. Nel complesso, a livello nazionale, il tasso di disoccupazione è sceso su scale mensile dello 0,2%, passando dall’11,1% al 10,9%, ma a beneficio dei più adulti. Se il sistema Paese ha saputo includere nel mercato del lavoro 48mila persone tra gennaio e febbraio, sono invece stati tagliati fuori i più giovani.
Nell’area Euro a febbraio il tasso di disoccupazione, pari all’8,5% ha toccato il livello più basso da dicembre 2008, mentre quello dell’Unione europea (7,1%) ha raggiunto il tasso più basso da settembre 2008. “Una buona notizia”, secondo la Commissione europea, che guarda però con preoccupazione all’aumento della disoccupazione giovanile, problema non solo italiano. “Il livello di disoccupazione giovanile rimane e livelli inaccettabili in alcuni Paesi”, riconosce il portavoce dell’esecutivo comunitario, Alexander Winterstein, che invita i governi a fare di più. “La Commissione ha strumenti limitati per far fronte a questo fenomeno. Uno di questi può essere l’aumento di investimenti, ma dobbiamo lavorare con gli Stati membri ad azioni mirate nell’ambito del semestre europeo”, il ciclo di coordinamento di politiche economiche.
A livello europeo restano elevati i tassi di disoccupazione giovanile in Grecia (oltre il 40%), Spagna (35,5%, ma in calo a febbraio dello 0,4% rispetto a gennaio), Italia (32,8%), Croazia (25%) e Francia (21,4%). “C’è ancora molto da fare”, aggiunge Winterstein. Quello della disoccupazione giovanile “è un grande grande problema che dobbiamo risolvere”.