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Successo per i social bond Sure: richiesta di 14 volte l'offerta.

Successo per i social bond Sure: richiesta di 14 volte l'offerta. "Per l'UE è una grande responsabilità"

Sottoscrizione degli investitori per 233 miliardi, ma in vendita ce n'erano 17 miliardi. Per il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, "è una risposta di solidarietà contro gli effetti della pandemia Covid-19. I fondi saranno trasferiti ai Paesi beneficiari sotto forma di prestiti a condizioni favorevoli"

Bruxelles – Non ha tradito le aspettative l’iniziativa della Commissione Europea a livello finanziario nella lotta contro il Covid-19. L’offerta di 17 miliardi dei social bond Sure (Support to unemployment risks in emergency) è stata superata dalla domanda degli investitori per 233 miliardi di euro, quasi 14 volte superiore. Il commissario europeo per il Bilancio e l’amministrazione, Johannes Hahn, l’ha definito “il primo passo per entrare nella massima serie del mercato primario obbligazionario”. Proprio la forte risposta degli investitori e le condizioni favorevoli a cui è stata collocata l’obbligazione “sono prove del grande interesse per le obbligazioni dell’Unione Europea“, ha aggiunto Hahn. “Sul piano finanziario abbiamo dato una risposta comune di solidarietà contro il Covid-19, grazie a un programma per supportare gli Stati membri nel garantire ai propri cittadini la tenuta dei posti di lavoro”.

Il piano Sure è stato varato la scorsa primavera per finanziare le misure di sostegno alle economie degli Stati membri messe in ginocchio dalla pandemia: in sostanza, concedere prestiti ai Paesi dell’Unione per pagare la cassa integrazione e altre misure economiche che vadano ad arginare i danni della pandemia Covid-19 in termini di occupazione. L’emissione si componeva di due obbligazioni: una da 10 miliardi di euro da rimborsare nell’ottobre 2030 e un’altra da 7 miliardi da rimborsare nel 2040. Per la prima tranche con scadenza decennale è stata registrata una richiesta pari a 145 miliardi di euro, per la seconda 88 miliardi. Le banche che hanno supportato la Commissione Europea sono state Barclays, BNP Paribas, Deutsche Bank, Nomura e UniCredit.

“Avremmo potuto ottenere 233 miliardi. Ne avevamo previsti 17, ma questa è una grande responsabilità per l’Unione”, ha commentato Hahn. “I fondi saranno dati a chi ne ha più bisogno, in 17 hanno fatto richiesta“. Il commissario ha poi spiegato che nelle prossime settimane sarà collocata una nuova emissione da 30 miliardi di euro, mentre nel 2021 invece ci sarà la prima emissione del Next Generation EU, se entro la fine dell’anno sarà un trovato un accordo. “I fondi raccolti per Sure saranno trasferiti ai Paesi beneficiari sotto forma di prestiti a condizioni favorevoli. Potranno arrivare a 100 miliardi in totale, per ora i Paesi membri ne hanno richiesti 87,4”. Di questi, 27 saranno destinati all’Italia. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha aggiunto: “Questa iniziativa senza precedenti corrisponde ai tempi straordinari in cui stiamo vivendo. Non stiamo risparmiando nessuno sforzo per salvaguardare i mezzi di sussistenza in Europa”.

“La prima emissione dei social bond Sure è stata più di un’operazione di mercato di successo”, ha commentato su Twitter il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni: “È stato un enorme voto di fiducia nel piano di ripresa dell’Unione Europea e nel nostro futuro economico comune”.

 

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