Bruxelles – Sfruttamento eccessivo, inquinamento e cambiamento climatico. La Commissione europea vuole invertire la tendenza al degrado del suolo e ha lanciato oggi una consultazione pubblica aperta fino al 28 aprile per lo sviluppo di una nuova strategia dell’UE per il suolo, che dovrebbe essere presentata dall’Esecutivo nel secondo trimestre dell’anno. Sarà parte della strategia dell’UE per la biodiversità per il 2030.
Con l’espressione degrado del suolo si intende la progressiva riduzione o perdita della capacità produttiva biologica ed economica del terreno, in sostanza quando un terreno fertile diventa meno produttivo. In realtà, insieme alla produttività, per valutare il grado di degradazione di un terreno si possono usare altri criteri come l’erosione del suolo o il carbonio organico presente. La tendenza al degrado è spesso il risultato di diversi fattori combinati insieme, sia prodotti dall’uomo come pratiche agricole insostenibili o cattiva gestione del territorio, ma anche legati alla perdita di biodiversità e agli impatti dei cambiamenti climatici. Con la strategia, Bruxelles fisserà l’obiettivo di ripristinare entro il 2030 la neutralità del degrado del suolo, un concetto che le Nazioni Unite definiscono come il punto di equilibrio “in cui la quantità delle risorse territoriali, necessarie a sostenere funzioni e servizi ecosistemici e a rafforzare la sicurezza alimentare, rimane stabile o addirittura aumenta”.