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Elezioni Germania, Congresso SPD conferma Scholz come candidato socialdemocratico alla cancelleria
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz [ph: account twitter di Olaf Scholz]

Elezioni Germania, Congresso SPD conferma Scholz come candidato socialdemocratico alla cancelleria

Il ministro delle Finanze e vice-cancelliere ha ottenuto il 96,2 per cento dei voti dei delegati. Politica energetica ed estera al centro della campagna elettorale, mentre la sfida alla candidata dei Verdi Baerbock si accende anche a livello personale

Bruxelles – Parlava già da mesi con la sicurezza del contendente alla cancelleria tedesca, e si potrebbe dire a ragion veduta: ieri (domenica 9 maggio) il congresso del Partito Socialdemocratico (SPD) ha confermato Olaf Scholz come candidato cancelliere con il 96,2 per cento dei voti. Quasi un pro forma per l’attuale ministro delle Finanze e vice-cancelliere del gabinetto Merkel: i socialdemocratici si compattano in un fronte unito per affrontare questi quattro mesi e mezzo di campagna elettorale, prima delle elezioni federali del 26 settembre.

Scholz ha arringato i 600 delegati, sostenendo che “c’è molto da fare per superare lo stallo nel progresso del Paese“, ma che se c’è un partito che può farlo, quello è l’SPD, grazie al suo “programma progressista che guarda al futuro”. Al centro del discorso del vice-cancelliere si sono posizionati i temi dell’energia rinnovabile e della giustizia sociale e fiscale, da discutere a livello globale anche con il presidente statunitense, Joe Biden (importante punto di riferimento in Germania, come già hanno messo in luce i Verdi).

La candidata alla cancelleria e co-presidente di Alleanza 90/I Verdi, Annalena Barbock

Sono piovute critiche nei confronti dell’alleato di governo, il blocco dell’Unione Cristiano-Democratica e Cristiano-Sociale, per “l”assenza di contenuti” nella proposta politica del candidato Armin Laschet. Ma i veri rivali per l’SPD sono proprio i Verdi della co-presidente e candidata alla cancelleria, Annalena Baerbock, già destinataria di frecciate da parte di Scholz per la sua mancanza di esperienza di governo.

Non c’è preoccupazione solo a livello di sovrapposizione di temi nella campagna elettorale (politica energetica e politica estera in primis), ma anche per il peso nei sondaggi. Mentre la CDU-CSU sta conoscendo un crollo verticale, l’SPD fatica a intercettare l’elettorato insoddisfatto e sembra non riuscire a scollarsi dalla soglia di sopravvivenza del 15 per cento. Al contrario, il partito ecologista si è lanciato al primo posto solitario, superando per la prima volta nella sua storia il blocco centrista-conservatore della cancelliera, Angela Merkel.

C’è poi da considerare anche un fattore personale nella sfida tra l’SPD di Scholz e i Verdi di Baerbock. I due candidati alla cancelleria si confronteranno direttamente nel collegio elettorale di Potsdam, in quanto scelti dai rispettivi partiti come Spitzenkandidaten (“candidati-guida”) nel Land del Brandeburgo. Le prime bordate del vice-cancelliere alla co-presidente dei Verdi potrebbero essere solo l’antipasto di un confronto particolarmente acceso e tutto da seguire.

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