Bruxelles – Internet, no grazie. Quando si parla informatica tra gli anziani italiani non si trova un pubblico interessato alla materia, come dimostrano gli ultimi dati disponibili pubblicati da Eurostat. Negli ultimi tre mesi del 2020, nonostante pandemia, confinamento, zone rosse e arancioni, gli over 65 dello Stivale sono stati tra gli ultimi in Europa per accessi sul web. Questa specifica fascia di utenti è risultata 21esima nell’Unione europea.
Problemi di rete, di cultura o di abitudini? Quale che sia la ragione per spiegare la debole attività degli anziani italiani, la differenza con i coetanei del resto d’Europa si nota, eccome. Nell’ultimo trimestre del 2020 la Danimarca ha registrato la quota più elevata (94%) di persone di età compresa tra 65 e 74 anni che hanno utilizzato Internet. Nove anziani su dieci davanti a un pc anche in Lussemburgo e Svezia (entrambi 91%) e Paesi Bassi (90%).
In Italia la situazione è completamente diversa. Meno della metà della popolazione più anziana (45%) risulta composta da utilizzatori seriali del web e di quello che questo mette a disposizione. Il dato italiano è comunque in linea con la media tendenziale. “Sebbene molto comune tra i giovani, l’uso di Internet non è così abituale tra le generazioni più anziane”, spiega l’istituto di statistica europeo accompagnando i dati. Ma in Italia la pandemia non sembra aver spostato più di tanto le abitudini dei nonni. Nel 2019 era il 42% della fascia di popolazione di età compresa tra i 65 e i 74 anni.